Ex Golden Lady La Regione incontra un nuovo investitore
L’assessore regionale Castiglione convoca un imprenditore disposto a riassumere subito circa ottanta lavoratori
VASTO. Il 2013 è ormai alle spalle. Martedì le fabbriche riapriranno i cancelli. Non tutte però. Sono sempre di più le piccole attività messe in ginocchio dalla crisi. Il settore metalmeccanico è in grande sofferenza a causa della crisi dell’automotive. Non sta meglio l’edilizia e il tessile è in affanno. Le notizie arrivate ieri dalla Fiat fanno sperare in un futuro migliore. Ma i sindacati non si pronunciano. Preferiscono prima conoscere i programmi dell’ad Sergio Marchionne. Su un punto Cgil , Cisl e Uil sono ’accordo con gli industriali. «Il 2013 dal punto di vista economico è stato l’anno peggiore degli ultimi 50 anni. Nel 2014 va fatto assolutamente qualcosa per invertire il grafico». Il Vastese ha perso migliaia di posti di lavoro. L’area industriale della Val Sinello è in agonia e non sta meglio Punta Penna. A reggere Piana Sant’Angelo sono Denso e Nsg-Pilington. Da due anni l’Assovasto lancia Sos e cerca di scuotere la Regione e le istituzioni.
Assovasto. Il 2013 è stato l’anno del passaggio del testimone da Gabriele Tumini a Marcello Dassori. Il bilancio fatto da Tumini prima di lasciare il suo posto al successore racconta la drammaticità del momento.«Da tre anni non si produce più reddito. Un terzo delle aziede iscritte al sodalizio non c’è più. Il miracolo industriale è uno sbiadito ricordo», affermò Tumini passando le redini dell’associazione a Dassori. Quest’ultimo subito dopo il suo insediamento ha confermato la particolare criticità del momento. Una ventina di aziende da almeno sei mesi sta attraversando una fase estremamente delicata. Il 2014 fa paura.
Confindustria e il porto. L’associazione industriale sta monitorando da mesi il Mediterraneo per creare nuovi collegamenti dal porto di Punta Penna alla costa turca. La serietà e l’operosità degli abruzzesi non bastano più. Ora che la Regione ha approvato il nuovo piano regolatore portuale, Punta Penna potrebbe avere già dai prossimi mesi un ruolo importante per la ripresa. Un sintomo preoccupante è la difficoltà di molte aziende a pagare con regolarità i dipendenti. «Non c’è più liquidità», ricordano i sindacati.
Val Sinello e Golden Lady. In Val Sinello la situazione è sempre più critica. Il 2013 per i 380 ex lavoratori della Golden Lady è stato un anno di delusione e rabbia. Fallito e azzerato il precedente progetto di riconversione, i lavoratori aspettano l’arrivo di nuovi imprenditori.La Silda Invest che aveva riassorbito parte dei lavoratori Golden Lady con la New Trade, ha chiesto il concordato preventivo. Il giudice del lavoro si pronuncerà subito dopo le festività .La prossima settimana l’assessore regionale alle attività produttive, Alfredo Castiglione, dovrebbe incontrare una impresa disposta a riassumere 80 lavoratori. «La nuova riconversione della Golden Lady sarà fatta a step», ricordano i sindacati. Fondamentale per la ripresa della vallata è l’arrivo di fondi o incentivi per il recupero dell’area di crisi. Nell’ultimo trimestre ha rischiato di chiudere il Pantalonificio d’Abruzzo, è fallito il gruppo Valsinello e l’attività della Valteck è stata bloccata dalla magistratura.
Paola Calvano
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