Ex Golden Lady La riconversione-bis si è impantanata
Il ministero tace sul riassorbimento di 80 operai entro l’anno Silda Invest, altra proroga sul concordato preventivo
VASTO. Un futuro sicuro, la ripresa dell’area produttiva e la fine di un lungo periodo travagliato. È quanto chiedono a Babbo Natale gli ex dipendenti della Golden Lady. Per più di 300 famiglie il 2013 è stato un anno terribile. Venti giorni fa a Roma è maturato un nuovo percorso di riconversione. «Dopo di allora non abbiamo più ricevuto risposte dalle istituzioni. Vorremmo indicazioni sullo stato delle cose», sollecitano Giuseppe Rucci (Cgil), Franco Zerra (Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uil). E intanto slitta ad anno nuovo la decisione del giudice del lavoro del tribunale di Vasto, Elio Bongrazio, sulla richiesta di concordato preventivo.
Vertenza Golden Lady. Sia i sindacati e sia i politici del territorio, il 22 novembre scorso, uscendo dalla sede del ministero dello Sviluppo economico, avevano preannunciato tempi lunghi per la nuova riconversione dell’ex calzificio a step. Entro fine anno, tuttavia, era previsto il riassorbimento di 80 lavoratori da parte di un gruppo nazionale del settore servizi. L’accordo romano prevedeva periodici incontri con la Regione e le istituzioni. «Invitiamo la Regione al rispetto degli accordi. Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuno comunicato istituzionale», dice Giuseppe Rucci. «I lavoratori sono molto preoccupati. È importante avere indicazioni. Sappiamo che il consigliere regionale Nicola Argirò è impegnato per questo. Sarebbe bello se prima di Natale riuscissimo a fare il punto della situazione, verificando se sono stati fatti passi in avanti e stabilendo che cosa devono aspettarsi dal 2014 trecento lavoratori che hanno passato mesi drammatici», è l’auspicio dei sindacati.
Silda Invest. Di sicuro non arriverà prima di Natale la sentenza del giudice del lavoro sulla Silda Invest. Il giudice ha concesso alla Silda Invest la proroga di un mese per la presentazione della documentazione necessaria per ottenere il concordato preventivo. La decisione ci sarà il prossimo 11 gennaio. La richiesta era stata avanzata durante la scorsa udienza davanti al curatore fallimentare, Cunicella.Silda è certa di poter dimostrare di essere in grado di soddisfare i creditori. Gli avvocati dei sindacati, Agostino Chieffo, Carmine Di Risio e Michele Sonnini, restano scettici. Accontentare i creditori con la produzione ferma non sembra una operazione tanto semplice. La travagliata vicenda della Silda è cominciata la scorsa estate con la richiesta di fallimento presentata al giudice a nome dei lavoratori dagli avvocati Chieffo, Di Risio e Sonnini. Nel corso della prima udienza, lo scorso 11 settembre, i legali della Silda hanno presentato la richiesta di concordato preventivo. Il 14 novembre la Silda ha chiesto al giudice una proroga di 30 giorni. Il giudice ha concesso 5 giorni alla Silda e altri sette ai sindacati per presentare le controdeduzioni. Ora la decisione slitta di qualche settimana. L’attesa con il passare dei giorni cresce.
Paola Calvano
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