Ex ospedale, affondo di Caramanico «Edificio di proprietà del Comune»

GUARDIAGRELE. L' ex sindaco Franco Caramanico scende in campo per ribattere alle dichiarazioni dell'attuale primo cittadino Donatello Di Prinzio, con le quali il Comune rivendica alla Asl Lanciano Vasto Chieti la proprietà dell’ex ospedale di via Marruccina. «Sull'argomento», afferma Caramanico, «l'amministrazione comunale, sta facendo molta confusione ed è bene quindi fare chiarezza. Va innanzitutto ricordato», sottolinea Caramanico, «che il tema della proprietà del vecchio ospedale non è nuovo. Nel 2016, presentai in consiglio comunale, una proposta di delibera, approvata all'unanimità, con la quale fu riconosciuto il diritto del Comune di Guardiagrele alla proprietà della struttura, grazie alla normativa degli usi civici, autorizzandone l'iscrizione tra i beni patrimoniali comunali. Le amministrazioni guidate dai sindaci Dal Pozzo e Di Prinzio hanno trascurato la rivendicazione del presidio, nonostante fosse legittimata dalle normative. Nel 2022 la Asl ne ha deliberato l'alienazione, stimandone il valore a 3.317.435 euro, in palese contrasto con la competenza patrimoniale del Comune». L'ex primo cittadino ricorda che il 5 febbraio del 2024 ha inviato una diffida formale alla Asl, alla Regione e al sindaco intimando la sospensione immediata della procedura di alienazione e il suo successivo annullamento. «Nonostante la gravità della situazione e l'urgenza richiesta, la risposta ufficiale del sindaco è arrivata solo il 9 aprile, limitandosi a riferire di avvenute generiche interlocuzioni con la Asl e la Regione. Da allora», continua Caramanico, «sono trascorsi sette mesi di completo silenzio istituzionale, interrotti solo dal recente annuncio del sindaco di qualche giorno fa, con il quale afferma di aver verificato ciò che era stato già sancito nel 2016, cioè che la proprietà del vecchio presidio ospedaliero, appartiene al Comune di Guardiagrele. Una constatazione tardiva», osserva Caramanico, «che ignora completamente la diffida e le azioni pregresse e dimostra una gestione superficiale e priva di trasparenza». Secondo Caramanico, dalla Asl mancanza di rispetto verso i diritti del Comune e della comunità. «Noi non accetteremo che l' inerzia degli amministratori comunali e l'indifferenza della Asl compromettano i diritti del Comune. Chiediamo con forza alla Regione e alla Asl di rispettare le normative vigenti e di annullare ogni atto di alienazione relativo all'ex ospedale. In caso contrario ci rivolgeremo alle autorità giudiziarie per tutelare il nostro territorio».
Giovanni Iannamico