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Fallisce la ditta che doveva realizzare il centro direzionale di Atessa
ATESSA. Si allungano i tempi per la soluzione della controversia sul cantiere del Centro direzionale di Piazzano. Nell’udienza dello scorso 20 settembre, davanti al tribunale di Lanciano, il...
ATESSA. Si allungano i tempi per la soluzione della controversia sul cantiere del Centro direzionale di Piazzano. Nell’udienza dello scorso 20 settembre, davanti al tribunale di Lanciano, il difensore della società Europiemme, che avrebbe dovuto realizzare l’opera, ha depositato la sentenza di dichiarazione del fallimento della società. Ciò comporta l’interruzione del giudizio in corso e tutto si sposta al prossimo 11 novembre al tribunale di Pescara, dove è stato fissato l’esame dello stato passivo e della restituzione dei crediti.
Il progetto per il Centro direzionale ha avuto inizio nel 2004 e a Piazzano dovevano essere realizzati una sala polifunzionale, appartamenti, servizi e uffici comunali decentrati che avrebbero dovuto cambiare il volto dell’intera Val di Sangro grazie anche a due torri alte 23 metri. L’appalto fu vinto dalla Europiemme alla quale il Comune cedette i terreni. All’ente sarebbero dovuti andare 150 mila euro oltre alla sala polifunzionale. Il contratto con la ditta fu compilato il 4 giugno 2008 e entro sei mesi sarebbero dovuti iniziare i lavori; ci fu però il semplice sbancamento dell’area, poi tutto si è fermato. Il contratto prevedeva la riconsegna delle opere al Comune entro giugno 2010 pena il pagamento di una fideiussione da un milione di euro oltre alla restituzione del lotto di terreno.
A gennaio 2013 la giunta comunale guidata da Nicola Cicchitti ha deliberato la risoluzione della convenzione-contratto con la ditta appaltatrice e ha comunicato alla stessa l’avvio del procedimento per rientrare nella disponibilità dell'area.
Il Comune di Atessa, tramite il proprio legale, l’avvocato Marcello Russo, ha proposto ricorso alla sezione fallimentare del tribunale di Pescara per essere risarcito dei danni subiti dalla mancata realizzazione del Centro direzionale. In parte essi dovrebbero essere coperti dalla polizza fideiussoria, però se l’ente non dovesse riuscire a incassare la somma, il milione di euro dovrà essere pagato dalla curatela fallimentare.
Matteo Del Nobile
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