Famiglie sgomberate per le frane, la prossima settimana i contributi 

A disposizione del Comune i primi 300mila euro per chi ha lasciato le case nel quartiere Santa Maria Ma gli abitanti degli ultimi undici edifici liberati dovranno aspettare la prossima tranche di fondi

CHIETI. Dalla prossima settimana al via il pagamento della prima tranche di Contributi per l’autonoma sistemazione (Cas) per i residenti dei palazzi sgomberati a Santa Maria. Dopo oltre sette mesi dalla richiesta, gli inquilini che hanno dovuto lasciare casa in fretta e furia inizieranno a ricevere i soldi. Non tutti potranno ricevere il sostegno: gli ultimi inquilini degli 11 palazzi sgomberati dovranno ancora attendere. Al momento è arrivato un acconto di 300mila euro che il Comune provvederà ad erogare.
Diversi inquilini hanno già ricevuto la richiesta di fornire l’Iban del conto corrente sul quale accreditare la cifra. «Il sindaco mi ha assicurato che i fondi verranno erogati dalla prossima settimana», ha detto il presidente del comitato Santa Maria Ettore D’Orazio, che segue passo passo la vicenda. D’Orazio, insieme agli altri due componenti del comitato Luciano Conti ed Evandro De Iuliis, è stato ricevuto martedì scorso a Roma dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci che ha assicurato il proprio impegno nel reperire i soldi necessari alla delocalizzazione delle palazzine sgomberate. Il progetto, illustrato al ministro dell’ingegner Domenico Merlino che ha realizzato un primo studio di fattibilità, prevede la ricostruzione al Tricalle: si dovrebbe partire con i primi 200 alloggi per un importo di circa 45 milioni di euro. All’incontro erano presenti anche il sindaco Diego Ferrara, il presidente della Regione Marco Marsilio e il deputato di Fratelli d’Italia Guerino Testa, motore dell’iniziativa.
Ferrara lo ha definito «un incontro proficuo, il primo di una serie, perché intendiamo trasformare in dialogo questa opportunità». Soddisfatto Marsilio: «Con il ministro abbiamo gettato le basi per un intervento radicale e risolutivo», ha detto, «con un contributo significativo per il futuro degli abitanti del quartiere di Santa Maria. Un futuro che gli stessi cittadini hanno già iniziato a delineare, pianificando un nuovo insediamento e delocalizzando l’intervento, liberando il costone della collina franosa e pericolosa e portando gli insediamenti in un’area più sicura». Sull’incontro intervengono anche i consiglieri comunali FdI Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia: «Siamo certi che l’incontro sia l’inizio di un percorso di lavoro che restituirà tranquillità, sicurezza e serenità a Chieti e ai cittadini che stanno affrontando un drammatico problema nella loro vita privata».
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