Farmacie comunali in un anno utili in calo del 67%
Di Matteo: situazione preoccupante, assunzioni bloccate Caporale: bando pubblico per scegliere un manager
LANCIANO. Crollano drasticamente gli utili delle Farmacie comunali Anxanum, società partecipata dal comune di Lanciano assieme a quelli di Atessa e Guardiagrele. Se nel 2011 l’utile di esercizio si era attestato su 62.125 euro (nel 2010, 64.275 euro), nel 2012 il valore è sceso in picchiata ad appena 20.285 euro. Si è perso in un anno il 67,35% di utile, esattamente 41 mila 840 euro. Un andamento preoccupante che nei prossimi anni potrebbe significare anche l’azzeramento degli utili e addirittura delle perdite consistenti. Il dato è ancora più significativo se confrontato ai ricavi delle vendite che nel 2012 hanno toccato la quota di 4.365.000 euro. Su un volume di affari così consistente, l’utile della società Anxanum è di qualche spicciolo, somme quasi inconsistenti per le casse comunali.
«È una situazione molto grave e molto preoccupante», considera Alessandro Di Matteo, capogruppo in maggioranza della lista civica Lanciano in comune, «fortunatamente siamo riusciti a bloccare le assunzioni: il costo del personale, 787.386 euro per il 2012, è infatti rimasto pressoché invariato rispetto all’anno precedente. L’amministrazione ha inoltre eliminato la figura del direttore generale (l’ex sindaco Nicola Fosco, ndc) che, dal prossimo anno, consisterà in un risparmio di 106 mila euro di stipendio annuo lordo. Nel frattempo», conclude Di Matteo, «bisogna ripensare seriamente alla struttura comunale della società a livello amministrativo e di servizi e cercare di migliorare l’offerta in modo da incrementare le vendite».
Intanto dal prossimo 30 aprile il consiglio di amministrazione (Cda) delle Farmacie Anxanum sarà azzerato. Dal 1° maggio si dovrà provvedere a nominare anche un altro presidente della società che sostituirebbe l'attuale incarico di Giuseppe Di Biase. Non sarà rimpiazzata, invece, la figura del direttore generale ricoperta da Fosco. Si risparmierà anche non assumendo altri due dipendenti (gli attuali impiegati nella società sono 16, 12 per il personale di farmacia e 4 per l’ufficio amministrativo), per un costo di 86 mila euro.
Quanto alla nomina di un nuovo Cda, il capogruppo in consiglio della lista civica Lanciano nel cuore, Davide Caporale, suggerisce il ricorso a un bando pubblico. «Se abbiamo voluto intraprendere una nuova linea di condotta per le società partecipate», dice Caporale, «nominando, così com’è stato per la EcoLan, un tecnico come presidente, sarebbe auspicabile indire un bando pubblico aperto al territorio per incaricare un manager o un laureato in materie scientifiche che capisca di gestione delle farmacie. È necessaria trasparenza e competenza in questa nuova fase della società».
Daria De Laurentiis
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