Farmacie comunali Paone rinuncia e accusa il sindaco

L’avvocato designato alla presidenza lascia l’incarico «Pupillo non mi ha difeso da attacchi strumentali»

LANCIANO. Ha deciso di fare un passo indietro, Alberto Paone, neo eletto presidente della società Farmacie comunali Anxanum spa, che rinuncia all’incarico.

La sua nomina a guida della società partecipata dai comuni di Lanciano, Atessa e Guardiagrele, era partita già fortemente incrinata dalle polemiche piovute sia dal centrodestra, ma anche, e soprattutto, dai gruppi di maggioranza. A Paone è stata rimproverata soprattutto la vicinanza con il movimento civico Progetto Lanciano di cui è vicepresidente, espressione politica del vicesindaco Pino Valente. E sempre Paone è finito nel tritacarne della polemica sul bando pubblico, un atto che, per come sono andate poi le cose, da più parti è stato inteso come inutile.

Ad esacerbare ancora di più gli animi è stata la decisione del sindaco, Mario Pupillo, di rinviare la seduta dell’assemblea per la nomina definitiva del nuovo consiglio di amministrazione delle Farmacie comunali, a causa di presunte cause di incompatibilità di Paone. Di qui l’uscita di scena dell’avvocato che ha manifestato in una lettera al sindaco Pupillo tutto il suo rammarico.

«Mi sarei aspettato che tu intervenissi per difendere la tua scelta e dar conto delle motivazioni che erano alla sua base», scrive Paone nella lettera, «visto che il curriculum da me presentato con la domanda di ammissione al bando era rappresentativo di una mia pluriennale e multiforme esperienza amministrativa in società ed enti di vario genere. Nulla di tutto ciò è avvenuto, anzi, ipotizzando dubbi sulla mia compatibilità, a mio avviso assolutamente infondati, hai alimentato ulteriori polemiche».

Paone va dritto al punto: «Appare chiaro», scrive al sindaco Pupillo», che tu abbia intenzione di piegarti alle richieste di quanti, più o meno disinteressatamente, reclamano una designazione più vicina agli apparati di partito». Paone, che ricorda «l’onore e la responsabilità» provati nel momento della designazione a presidente di Farmanxa e il primo impegno a voler rilanciare la società soprattutto dal punto di vista del marketing, evidenzia il suo rammarico soprattutto nei confronti delle polemiche alimentate «non solo dall’opposizione, ma anche da parte della coalizione di maggioranza. Pensavo che, essendo io persona che mai aveva vissuto di politica o di incarichi provenienti dalla politica», considera amaro il professionista frentano, «e provenendo da una famiglia che tanto aveva dato a questa città, la mia nomina sarebbe rimasta immune da polemiche e diatribe. La mia dignità e la mia professionalità», conclude Paone, «valgono più di un posto da consigliere o presidente delle Farmacie intercomunali Anxanum e sono io, caro sindaco, che ti tolgo da ogni imbarazzo».

Daria De Laurentiis

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