Febo: piazza Matteotti nel degrado
Minoranza e indipendenti bacchettano sindaco e assessore: troppi disagi
CHIETI. Lavori infiniti, marciapiedi impraticabili per i pedoni, detriti che intralciano il traffico. Un quadro poco edificante il cantiere di piazza Matteotti per l'amministrazione Di Primio, messa sul banco degli imputati da avversari e indipendenti. Confusione e tempi lunghi sono malvisti anche da residenti e commercianti penalizzati dal recinto del cantiere che limita l'accesso alle case e nei negozi. Per Luigi Febo, esponente dell'opposizione: «Un vero pasticcio»; per Donato Marcotullio di Forza del Sud: «Un degrado assoluto».
«L'amministrazione Di Primio sta trasformando la piazza in un mega rondò» sostiene Luigi Febo, consigliere di Chieti per Chieti «e lo sta facendo nel peggiore dei modi. La misura dei marciapiedi, in alcuni punti, è inferiore a quella prevista dalla normativa, le tende dei negozi, una volta aperte supereranno l'ampiezza dei marciapiedi e difficilmente i bus sub-urbani potranno transitare. Un pasticcio che si sta realizzando sotto gli occhi di tutti». Febo contesta anche il modello operativo e la carenza di controlli. «È un cantiere che non vede la fine ed è un vero caos», aggiunge, «le transenne chiudono la visibilità ai pedoni che dalla piazza si dirigono verso via de Lollis; i veicoli parcheggiati lateralmente alle transenne del cantiere rendono difficoltoso anche l'inserimento delle auto che da via de Lollis vanno verso via Papa Giovanni. Se a questo si aggiunge la mancanza di controllo del transito dei veicoli in via de Lollis che dovrebbe essere consentito solo ai residenti, ne risulta una situazione caotica e pericolosa. Non si vedono cartelli aggiornati con le date di fine lavoro e solo un piccolo avviso sulla fermata provvisoria degli autobus informa i cittadini che dall'8 luglio sarebbe finito il disagio».
Previsione sbagliata: siamo già due mesi oltre e il cantiere è ancora indietro. «E così piazza Matteotti», conclude Febo, «si sta trasformando in un grande e confuso rondò che non piacerà neanche ai commercianti che, secondo l'assessore Colantonio, hanno definito con lui il nuovo progetto».
Maggioranza strapazzata anche da Forza del Sud che denuncia «l'abbandono di materiale edile per il cantiere di piazza Matteotti lungo il marciapiede di via Papa Giovanni XXIII. Sono profondamente amareggiato», polemizza Donato Marcotullio, «su come la mia città è attualmente lasciata nel degrado più assoluto. Come esponente politico», aggiunge, «sono stato invitato a numerosi incontri pubblici, sia nella parte alta che in quella bassa della città, riscontrando una totale mancanza di cura per interi quartieri attualmente oggetto di lavori».
Marcotullio si concentra poi su via Giovanni XXIII dove «l'unico marciapiede a disposizione dei cittadini per raggiungere il parcheggio nel cuore del quartiere, è diventato deposito di materiali edili o parcheggio per le auto impossibilitate a transitare, e in particolare a sostare su piazza Matteotti, da mesi cantierata per un restyling, negando il passaggio ai pedoni. Dove il marciapiede risulta sgombro è impraticabile a causa delle enormi buche. Auspico», conclude, «che la giunta prenda provvedimenti su tutte queste situazioni che creano disagi oggettivi ai cittadini. Oggi più che mai siamo chiamati a dare risposte concrete».
«L'amministrazione Di Primio sta trasformando la piazza in un mega rondò» sostiene Luigi Febo, consigliere di Chieti per Chieti «e lo sta facendo nel peggiore dei modi. La misura dei marciapiedi, in alcuni punti, è inferiore a quella prevista dalla normativa, le tende dei negozi, una volta aperte supereranno l'ampiezza dei marciapiedi e difficilmente i bus sub-urbani potranno transitare. Un pasticcio che si sta realizzando sotto gli occhi di tutti». Febo contesta anche il modello operativo e la carenza di controlli. «È un cantiere che non vede la fine ed è un vero caos», aggiunge, «le transenne chiudono la visibilità ai pedoni che dalla piazza si dirigono verso via de Lollis; i veicoli parcheggiati lateralmente alle transenne del cantiere rendono difficoltoso anche l'inserimento delle auto che da via de Lollis vanno verso via Papa Giovanni. Se a questo si aggiunge la mancanza di controllo del transito dei veicoli in via de Lollis che dovrebbe essere consentito solo ai residenti, ne risulta una situazione caotica e pericolosa. Non si vedono cartelli aggiornati con le date di fine lavoro e solo un piccolo avviso sulla fermata provvisoria degli autobus informa i cittadini che dall'8 luglio sarebbe finito il disagio».
Previsione sbagliata: siamo già due mesi oltre e il cantiere è ancora indietro. «E così piazza Matteotti», conclude Febo, «si sta trasformando in un grande e confuso rondò che non piacerà neanche ai commercianti che, secondo l'assessore Colantonio, hanno definito con lui il nuovo progetto».
Maggioranza strapazzata anche da Forza del Sud che denuncia «l'abbandono di materiale edile per il cantiere di piazza Matteotti lungo il marciapiede di via Papa Giovanni XXIII. Sono profondamente amareggiato», polemizza Donato Marcotullio, «su come la mia città è attualmente lasciata nel degrado più assoluto. Come esponente politico», aggiunge, «sono stato invitato a numerosi incontri pubblici, sia nella parte alta che in quella bassa della città, riscontrando una totale mancanza di cura per interi quartieri attualmente oggetto di lavori».
Marcotullio si concentra poi su via Giovanni XXIII dove «l'unico marciapiede a disposizione dei cittadini per raggiungere il parcheggio nel cuore del quartiere, è diventato deposito di materiali edili o parcheggio per le auto impossibilitate a transitare, e in particolare a sostare su piazza Matteotti, da mesi cantierata per un restyling, negando il passaggio ai pedoni. Dove il marciapiede risulta sgombro è impraticabile a causa delle enormi buche. Auspico», conclude, «che la giunta prenda provvedimenti su tutte queste situazioni che creano disagi oggettivi ai cittadini. Oggi più che mai siamo chiamati a dare risposte concrete».
(Ha collaborato Giacomo Ioannisci)
© RIPRODUZIONE RISERVATA