LANCIANO
Ferì il padre con una coltellata alla mano, condannato a due anni
Rito abbreviato per un 38enne che adesso andrà in comunità per farsi curare dalla dipendenza dalla droga
LANCIANO. E' stato condannato per aver accoltellato il padre, ma adesso si farà curare dalla dipendenza dalla droga. Oggi processo con rito abbreviato, a Lanciano, contro un 38enne di Castel Frentano che è stato bloccato e arrestato dai carabinieri domenica 15 ottobre 2023 dopo aver minacciato madre e fratello e ferito con un coltello il padre. Dinanzi al gup Giovanni Nappi si è discusso l'abbreviato: condanna a due anni di reclusione con sconto di un terzo di pena; il pm Elena Belvederesi aveva chiesto due anni e 8 mesi.
L'imputato, che è ancora in carcere ed è difeso dall'avvocato Paolo Sisti, è accusato di lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia, con la continuazione. In un burrascoso pomeriggio di paura fu la madre che chiese aiuto ai carabinieri. Poteva andare molto peggio per il padre, le lesioni riportate non hanno fatto scattare la più pesante accusa di tentato omicidio.
Durante la lite avvenuta nell'abitazione di Castel Frentano la madre ebbe un infarto e fu poi ricoverata a Chieti, il marito si fece suturare una ferita all'ospedale Renzetti di Lanciano dopo essere stato colpito alla mano sinistra con un coltello lungo 20,30 centimetri e lama di 8,5. L'uomo ebbe dieci giorni di prognosi. Dinanzi al gip il 38enne si era già detto dispiaciuto e aveva chiesto scusa.
"Papà, per disarmarmi, ha preso il coltello dalla parte della lama e si è ferito al palmo della mano e al dito" aveva detto per difendersi. L'imputato ora accederà al Serd, poi andrà in una comunità terapeutica. "Ho chiesto il minimo della pena - dice l'avvocato Sisti - tenendo conto dello stato di dipendenza dalla droga e del fatto che gli atti commessi sono stati viziati proprio da questa devianza".
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