Fermati i ladri della scuola
Olmo di Riccio, furto alla materna: arresto e denunce.
LANCIANO. Questa volta identificarli è stato un gioco da ragazzi: è bastato che un testimone ne descrivesse i caratteri somatici per stanarli e fermarli. E’ finita con un arresto e due denunce l’incursione di tre giovani nella scuola materna di Olmo di Riccio. Il fine era sempre lo stesso: rubare materiale didattico. Ma nel giro di poche ore la polizia ha trovato autori e refurtiva.
I raid del passato. La scuola di Olmo di Riccio, che appartiene al terzo circolo didattico, è l’istituto d’istruzione più colpito dai vandali. Adesso si presenta con serrande di ferro, le telecamere a circuito chuso e le recinzioni. Ma a marzo dello scorso anno divenne scenario di cinque raid vandalici in altrettante settimane. Nell’ultimo, poi, i ladri avevano lasciato anche un messaggio beffa, scritto su un foglio ritrovato sulla fotocopiatrice: «Siamo la banda di Arsenio Lupin. Vogliamo 5mila euro entro venerdì», con tanto di firma degli autori. Era l’epilogo di una serie di incursioni che si verificavano nel fine settimana, ovviamente con la scuola chiusa per il consueto riposo settimanale. Per entrare, poi, i vandali non badavano a sfondare la porta d’ingresso che non aveva particolari protezioni.
Una volta dentro distruggevano i lavori realizzati dagli alunni, lasciavano caos e sporcizia nei vari locali e nelle aule e portavano via la cancellaria. In un’occasione i genitori avevano dovuto anche cambiare le brandine utilizzate dai bambini per il sonnellino pomeridiano: i vandali ci avevano urinato sopra. In una precedente circostanza, invece, i vandali si erano limitati a rompere il vetro di una finestra. Di qui le richieste di autorità scolastica e genitori al Comune, proprietaro dell’edificio, di intervenire sulla struttura, e le conseguenti iniziative per tamponare le incursioni.
Il blitz di domenica. Ma domenica pomeriggio, in occasione del nuovo blitz, qualcosa ha funzionato sulla strada della collaborazione con i residenti. Qualcuno ha segnalato alla polizia che dalla scuola erano usciti tre giovani portando con sé del materiale. Sono cominciati i primi riscontri sui tre e nel giro di poche ore il commissariato è venuto a capo della vicenda. Gli agenti hanno così fermato Loris Tritapepe, 25 anni, di Lanciano, e due minorenni anch’essi della città. Il primo è stato arrestato, gli altri due, entrambi di 14 anni, sono stati denunciati a piede libero. Per gli investigatori Tritapepe dopo essere entrato nella scuola ne è uscito con un televisore
Lcd e con altro materiale utilizzabile a scopi didattici. Il pacco di roba è stato recuperato e restituito alle autorità scolastiche. «Anche in questo caso», dicono al commissariato, «è risultata fondamentale la collaborazione dei cittadini ai quali rivolgiamo l’invito a segnalare al 113 qualunque anomalia desti sospetto».
TIfosi allo stadio. Sempre domenica, il personale del commissariato frentano ha fermato e identificato 12 supporter della squadra di calcio del Ravenna che, nonostante il divieto imposto dal prefetto di Chieti di assistere alla gara interna del Lanciano per il campionato di Prima divisione, avevano raggiuto la città e quindi la curva dello stadio Biondi, riservata proprio al settore degli ospiti. Il gruppo, nel quale erano presenti anche due minorenni, è stato denunciato per il danneggiamento di una porta anti-panico, ma anche per avere violato le disposizioni previste dalla legge in materia di ordine e sicurezza pubblica.
I raid del passato. La scuola di Olmo di Riccio, che appartiene al terzo circolo didattico, è l’istituto d’istruzione più colpito dai vandali. Adesso si presenta con serrande di ferro, le telecamere a circuito chuso e le recinzioni. Ma a marzo dello scorso anno divenne scenario di cinque raid vandalici in altrettante settimane. Nell’ultimo, poi, i ladri avevano lasciato anche un messaggio beffa, scritto su un foglio ritrovato sulla fotocopiatrice: «Siamo la banda di Arsenio Lupin. Vogliamo 5mila euro entro venerdì», con tanto di firma degli autori. Era l’epilogo di una serie di incursioni che si verificavano nel fine settimana, ovviamente con la scuola chiusa per il consueto riposo settimanale. Per entrare, poi, i vandali non badavano a sfondare la porta d’ingresso che non aveva particolari protezioni.
Una volta dentro distruggevano i lavori realizzati dagli alunni, lasciavano caos e sporcizia nei vari locali e nelle aule e portavano via la cancellaria. In un’occasione i genitori avevano dovuto anche cambiare le brandine utilizzate dai bambini per il sonnellino pomeridiano: i vandali ci avevano urinato sopra. In una precedente circostanza, invece, i vandali si erano limitati a rompere il vetro di una finestra. Di qui le richieste di autorità scolastica e genitori al Comune, proprietaro dell’edificio, di intervenire sulla struttura, e le conseguenti iniziative per tamponare le incursioni.
Il blitz di domenica. Ma domenica pomeriggio, in occasione del nuovo blitz, qualcosa ha funzionato sulla strada della collaborazione con i residenti. Qualcuno ha segnalato alla polizia che dalla scuola erano usciti tre giovani portando con sé del materiale. Sono cominciati i primi riscontri sui tre e nel giro di poche ore il commissariato è venuto a capo della vicenda. Gli agenti hanno così fermato Loris Tritapepe, 25 anni, di Lanciano, e due minorenni anch’essi della città. Il primo è stato arrestato, gli altri due, entrambi di 14 anni, sono stati denunciati a piede libero. Per gli investigatori Tritapepe dopo essere entrato nella scuola ne è uscito con un televisore
Lcd e con altro materiale utilizzabile a scopi didattici. Il pacco di roba è stato recuperato e restituito alle autorità scolastiche. «Anche in questo caso», dicono al commissariato, «è risultata fondamentale la collaborazione dei cittadini ai quali rivolgiamo l’invito a segnalare al 113 qualunque anomalia desti sospetto».
TIfosi allo stadio. Sempre domenica, il personale del commissariato frentano ha fermato e identificato 12 supporter della squadra di calcio del Ravenna che, nonostante il divieto imposto dal prefetto di Chieti di assistere alla gara interna del Lanciano per il campionato di Prima divisione, avevano raggiuto la città e quindi la curva dello stadio Biondi, riservata proprio al settore degli ospiti. Il gruppo, nel quale erano presenti anche due minorenni, è stato denunciato per il danneggiamento di una porta anti-panico, ma anche per avere violato le disposizioni previste dalla legge in materia di ordine e sicurezza pubblica.