Fiat Termoli, mese di stop doccia fredda nel Vastese

Cassa integrazione e ferie in tre reparti per sopperire al calo degli ordinativi Ripercussioni su Pilkington, Denso e 70 piccole e medie imprese dell’automotive

VASTO. Sotto l’albero di Natale quest’anno i lavoratori del Vastese troveranno la cassa integrazione e i contratti di solidarietà. Ieri mattina da Termoli è arrivata la notizia della lunga fermata programmata dallo stabilimento Fiat di piana Rivolta del Re: dal 10 dicembre al 7 gennaio 2013. Una doccia fredda per Pilkington, Denso e per settanta piccole e medie realtà legate al settore automotive.

I dirigenti della casa automobilistica hanno deciso di agganciare gli ammortizzatori sociali alle festività natalizie. A subire il lungo stop saranno i lavoratori del reparto “16 valvole”. I colleghi del reparto “8 valvole” si fermeranno a singhiozzo e così pure quelli del reparto Cambi. Il calendario di soste influirà inevitabilmente sulle pause lavorative sia dei colossi industriali che dell’indotto vastese.

Entro la prima decade di dicembre le organizzazioni sindacali incontreranno i dirigenti delle principali fabbriche del comprensorio per fare un calendario delle soste. Tante anche le aziende iscritte all’Assovasto costrette a un lungo periodo di riposo forzato. La speranza degli imprenditori è che il 2013 porti venti di ripresa.

A gennaio ogni anno le immatricolazioni delle vetture aumentano. La crisi economica tuttavia non concede tregua. «Le famiglie hanno sempre più paura del futuro. Riducono le spese e i beni voluttuari. Mancano i soldi per comprare nuove vetture. Si innesca così un circolo vizioso», dicono Cgil ,Cisl e Uil alle prese con il moltiplicarsi di vertenze. «Crescono le aziende che per mancanza di liquidità non riescono più a pagare i dipendenti. Il caso Valsinello non è isolato», rimarca Mario Codagnone, della Cgil.

I lavoratori del Cotir in stato di agitazione da due settimane di stipendi ne aspettano addirittura sette. «Speriamo che almeno a Natale arrivi qualcosa», dicono.

«Da tre anni ormai nel Vastese non si produce reddito», ricorda Gabriele Tumini, presidente dell’Assovasto.

Da settimane la vertenza Robotec (indotto auto) è al centro di serrate trattative.

Non saranno quindi festività serene quelle in arrivo. Il futuro di migliaia di lavoratori è in bilico e all’orizzonte, purtroppo, non si intravede nulla di buono. «E la politica locale continua a tacere. Che fine ha fatto il tavolo del lavoro promesso dal sindaco Luciano Lapenna?», sono tornati a chiedere ieri alcuni lavoratori di Punta Penna. (p.c.)

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