Fiera, il Comune revoca le nomine
Rimossi dall'incarico il presidente Cirulli e altri due rappresentanti. Il cda contro l'amministrazione: "Solidarietà ai rimossi, non condividiamo la decisione"
LANCIANO. Cambia il governo della città e iniziano i balletti delle nomine negli enti partecipati. Tocca alla Fiera il primo cambio al vertice dell'era Pupillo. Il sindaco ha revocato gli incarichi ai tre membri del Cda nominati dal Comune.
Per l'opposizione si tratta del primo caso di spoil system della nuova amministrazione di centrosinistra. Secondo questa, invece, è stato Domenico Cirulli, presidente dell'ente eletto appena tre mesi fa, a rimettere il proprio mandato nelle mani del nuovo sindaco. «Quello di Cirulli è stato un gesto di cortesia», spiega Mario Pupillo, «nei prossimi giorni ci riuniremo per decidere i nuovi rappresentanti».
Con le dimissioni di Cirulli, il primo cittadino ha dato il via alle procedure per revocare gli incarichi anche agli altri due membri espressione del Comune (gli altri sono nominati da Arssa, Provincia, Camera di commercio, Regione, Bls), Roberto Assenti e Saverio Alberti, il ricercatore scientifico nominato dall'allora sindaco Filippo Paolini al posto del defenestrato Donato Di Fonzo.
Al neo presidente del consiglio comunale la "questione Fiera" sta a cuore in modo particolare. Era lo scorso dicembre quando il sindaco Paolini revocò la nomina di Di Fonzo al vertice dell'ente, dopo 4 mesi dalla riconferma. Un gesto che segnò la rottura con il Pdl cittadino e diede l'ultima spinta alla sua candidatura a sindaco.
E dell'entourage di Donato Di Fonzo fanno parte i primi nomi che circolano per completare il consiglio d'amministrazione rimasto monco: dall'avvocato Vincenzo Battistella a Nicola Piscopo. Potrebbe far parte della terna anche un rappresentante di area Pd oppure Pupillo potrebbe "risarcire" le liste di sinistra che hanno fatto un passo indietro per un posto in giunta. Fra i tre membri nominati dal Comune dovrà comunque uscire il nuovo presidente della Fiera. Il centrosinistra, però, non ha la maggioranza all'interno del Cda: non è escluso quindi che le nomine possano essere decise dopo un confronto con l'opposizione.
Non è questo che preoccupa, per ora, il primo cittadino alle prese con i nodi del bilancio di previsione e dei dirigenti. Dall'esame dei conti del Comune, sarebbe stata sforata la spesa per il personale, che impedirebbe di fare nuove assunzioni e sostituire i responsabili di settore. Ieri Pupillo si è recato a Roma per un incontro alla Corte dei conti.
Ma l'ennesimo cambio alla Fiera fa alzare le barricate agli altri membri del Cda. «Esprimiamo solidarietà ai tre componenti rimossi, non condividendo tale decisione», dichiarano Fabio Andreozzi, Ezio Angelucci, Francesco Ciarelli, Luciana Di Castelnuovo, Fiorello Pantaleo e Franco Prospero, «il prossimo presidente nominato sarà il terzo dal nostro insediamento, 10 mesi fa. Questa gestione della cosa pubblica non favorisce lo sviluppo del territorio e crea un grave danno all'ente. L'"epurazione" ad opera di Pupillo arriva solo dopo 10 giorni dal suo insediamento: è una manovra politica per ripartire poltrone tra i suoi alleati. Pensavamo di essere stati nominati per rilanciare l'ente e non per fare politica».
Per l'opposizione si tratta del primo caso di spoil system della nuova amministrazione di centrosinistra. Secondo questa, invece, è stato Domenico Cirulli, presidente dell'ente eletto appena tre mesi fa, a rimettere il proprio mandato nelle mani del nuovo sindaco. «Quello di Cirulli è stato un gesto di cortesia», spiega Mario Pupillo, «nei prossimi giorni ci riuniremo per decidere i nuovi rappresentanti».
Con le dimissioni di Cirulli, il primo cittadino ha dato il via alle procedure per revocare gli incarichi anche agli altri due membri espressione del Comune (gli altri sono nominati da Arssa, Provincia, Camera di commercio, Regione, Bls), Roberto Assenti e Saverio Alberti, il ricercatore scientifico nominato dall'allora sindaco Filippo Paolini al posto del defenestrato Donato Di Fonzo.
Al neo presidente del consiglio comunale la "questione Fiera" sta a cuore in modo particolare. Era lo scorso dicembre quando il sindaco Paolini revocò la nomina di Di Fonzo al vertice dell'ente, dopo 4 mesi dalla riconferma. Un gesto che segnò la rottura con il Pdl cittadino e diede l'ultima spinta alla sua candidatura a sindaco.
E dell'entourage di Donato Di Fonzo fanno parte i primi nomi che circolano per completare il consiglio d'amministrazione rimasto monco: dall'avvocato Vincenzo Battistella a Nicola Piscopo. Potrebbe far parte della terna anche un rappresentante di area Pd oppure Pupillo potrebbe "risarcire" le liste di sinistra che hanno fatto un passo indietro per un posto in giunta. Fra i tre membri nominati dal Comune dovrà comunque uscire il nuovo presidente della Fiera. Il centrosinistra, però, non ha la maggioranza all'interno del Cda: non è escluso quindi che le nomine possano essere decise dopo un confronto con l'opposizione.
Non è questo che preoccupa, per ora, il primo cittadino alle prese con i nodi del bilancio di previsione e dei dirigenti. Dall'esame dei conti del Comune, sarebbe stata sforata la spesa per il personale, che impedirebbe di fare nuove assunzioni e sostituire i responsabili di settore. Ieri Pupillo si è recato a Roma per un incontro alla Corte dei conti.
Ma l'ennesimo cambio alla Fiera fa alzare le barricate agli altri membri del Cda. «Esprimiamo solidarietà ai tre componenti rimossi, non condividendo tale decisione», dichiarano Fabio Andreozzi, Ezio Angelucci, Francesco Ciarelli, Luciana Di Castelnuovo, Fiorello Pantaleo e Franco Prospero, «il prossimo presidente nominato sarà il terzo dal nostro insediamento, 10 mesi fa. Questa gestione della cosa pubblica non favorisce lo sviluppo del territorio e crea un grave danno all'ente. L'"epurazione" ad opera di Pupillo arriva solo dopo 10 giorni dal suo insediamento: è una manovra politica per ripartire poltrone tra i suoi alleati. Pensavamo di essere stati nominati per rilanciare l'ente e non per fare politica».
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