Finti poveri, il Vastese passato al setaccio
La Guardia di Finanza confronta il tenore di vita con le dichiarazioni dei redditi
VASTO. Lotta ai patrimoni costruiti nell'illegalità e caccia agli evasori, ma anche ai finti invalidi e finti poveri. Le Fiamme gialle del Vastese, dirette dal capitano Luigi Mennitti, da giorni sono impegnate in una operazione di contrasto della criminalità econonomica disposta dal comando provinciale. Al setaccio il controllo dei redditi e il patrimonio dei possessori di auto di lusso.
Nel mirino dei finanzieri finisce anche la filiera della nautica. Posseggono auto di grossa cilindrata e hanno un tenore di vita piuttosto alto, eppure dichiarano redditi ai limiti dell'indigenza. In qualche caso reclamano persino un alloggio popolare. Sono almeno una decina i casi "anomali" individuati dalla guardia di finanza che si accumulano a quelli già riscontrati a inizio anno. Gli accertamenti sono ancora in corso. Ultimati i controlli i finanzieri procederanno penalmente nei confronti dei "falsi poveri".
L'elenco è composto da cittadini che, a dispetto di quello che dichiarano al fisco, conducono un tenore di vita piuttosto elevato. Non mancano i casi di capofamiglia a reddito zero, sorpresi al volante di auto di lusso. La Guardia di finanza ha deciso di dichiarare guerra ai furbi. Il capitano Luigi Mennitti attraverso verifiche capillari cerca di tenere a freno i reati di natura finanziaria.
In collaborazione anche con i Comuni di Vasto e San Salvo (con i quali un anno fa è stato sottoscritto un protocollo d'intesa) le fiamme gialle intendono stanare finti indigenti che hanno presentato domanda per ottenere benefici economici e prestazioni sociali agevolate. L'obiettivo dei finanzieri è duplice: controllare la veridicità delle dichiarazioni per evitare ingiuste agevolazioni e stanare l'evasione fiscale.
L'attività si incrocia con le verifiche tributarie dell'Agenzia delle entrate. Nel mirino è finita anche la filiera della nautica. Società, cantieri navali, diportisti e attività collaterali di tutta la provincia saranno passate al setaccio. Dall'inizio dell'anno i finanzieri hanno recuperato diversi milioni di euro soggetti a tassazione e individuato una decina di evasori totali. Nel 2009 i finanzieri recuperarono 11,852 milioni di euro di redditi e Iva evasi.
Stando ai risultati dei primi sei mesi del 2010 la cifra è destinata a raddoppiare. L'ultimo a finire nei guai è stato la settimana scorsa un imprenditore di Sant'Eusanio del Sangro, socio di una società di capitali costituita in Slovacchia. L'uomo secondo gli uomini del capitano Mennitti avrebbe sottratto al fisco oltre un milione di euro.
Nel mirino dei finanzieri finisce anche la filiera della nautica. Posseggono auto di grossa cilindrata e hanno un tenore di vita piuttosto alto, eppure dichiarano redditi ai limiti dell'indigenza. In qualche caso reclamano persino un alloggio popolare. Sono almeno una decina i casi "anomali" individuati dalla guardia di finanza che si accumulano a quelli già riscontrati a inizio anno. Gli accertamenti sono ancora in corso. Ultimati i controlli i finanzieri procederanno penalmente nei confronti dei "falsi poveri".
L'elenco è composto da cittadini che, a dispetto di quello che dichiarano al fisco, conducono un tenore di vita piuttosto elevato. Non mancano i casi di capofamiglia a reddito zero, sorpresi al volante di auto di lusso. La Guardia di finanza ha deciso di dichiarare guerra ai furbi. Il capitano Luigi Mennitti attraverso verifiche capillari cerca di tenere a freno i reati di natura finanziaria.
In collaborazione anche con i Comuni di Vasto e San Salvo (con i quali un anno fa è stato sottoscritto un protocollo d'intesa) le fiamme gialle intendono stanare finti indigenti che hanno presentato domanda per ottenere benefici economici e prestazioni sociali agevolate. L'obiettivo dei finanzieri è duplice: controllare la veridicità delle dichiarazioni per evitare ingiuste agevolazioni e stanare l'evasione fiscale.
L'attività si incrocia con le verifiche tributarie dell'Agenzia delle entrate. Nel mirino è finita anche la filiera della nautica. Società, cantieri navali, diportisti e attività collaterali di tutta la provincia saranno passate al setaccio. Dall'inizio dell'anno i finanzieri hanno recuperato diversi milioni di euro soggetti a tassazione e individuato una decina di evasori totali. Nel 2009 i finanzieri recuperarono 11,852 milioni di euro di redditi e Iva evasi.
Stando ai risultati dei primi sei mesi del 2010 la cifra è destinata a raddoppiare. L'ultimo a finire nei guai è stato la settimana scorsa un imprenditore di Sant'Eusanio del Sangro, socio di una società di capitali costituita in Slovacchia. L'uomo secondo gli uomini del capitano Mennitti avrebbe sottratto al fisco oltre un milione di euro.
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