centrosinistra in subbuglio
Fli: la crisi nel centrosinistra? Lapenna verso le politiche
VASTO. È il banco di prova della maggioranza il consiglio comunale in programma mercoledì 28 novembre, alle 8, in prima convocazione ma destinato a slittare a giovedì 29, alle 9, in seconda...
VASTO. È il banco di prova della maggioranza il consiglio comunale in programma mercoledì 28 novembre, alle 8, in prima convocazione ma destinato a slittare a giovedì 29, alle 9, in seconda convocazione per discutere e approvare dodici punti all’ordine del giorno, tra cui la strada di collegamento tra via Del Porto e il comprensorio K2. È la prima assemblea civica dopo la bufera scoppiata nel centrosinistra in seguito alla richiesta del Psi di entrare in giunta. Vertici di partito, incontri e inviti al dialogo non hanno diradato le nubi che incombono su Palazzo di città dove tutti restano sulle loro posizioni sperando che sia il senso di responsabilità a tirar fuori la maggioranza dalla palude in cui è finita.
Alle forze di coalizione il sindaco, Luciano Lapenna, ha chiesto un sostegno incondizionato, minacciando in caso contrario le dimissioni. Una posizione che, secondo una parte della minoranza consiliare, è dettata da «ambizioni personali». La pensano così Davide D’Alessandro e Nicola Del Prete, consiglieri comunali di Fli, secondo i quali il ritorno al voto è da scongiurare. I centristi sono anche disponibili a lanciare una ciambella di salvataggio all’amministrazione comunale. «Il problema non è Vasto, ma Roma», affermano i due esponenti politici, «l’impressione è che Lapenna non sia affatto scontento di questa crisi amministrativa, che può essere occasione propizia per una candidatura parlamentare caldeggiata da tempo. Lapenna è stato rieletto dai vastesi e ha il dovere e il diritto di amministrare la città fino al 2016. Se ha intenzione di farlo, ci sono tutte le condizioni anche perché esistono consiglieri che tengono davvero alla città e non alle poltrone e sono pronti a dimostrarlo con i fatti, non con le chiacchiere. Lapenna può definire e condividere con tutte le forze responsabili presenti in consiglio comunale un programma raggiungibile entro la scadenza del mandato, sottoscriverlo e votarlo alla luce del sole. Che, al momento, è stato coperto da finti nuvoloni neri, ma può tornare in un attimo, se il bene della città viene anteposto all’ambizione personale, alla conquista di uno scranno più alto. Il problema non è Vasto, è Roma, ma noi dobbiamo pensare a Vasto. Siamo stati eletti, Lapenna compreso, per pensare a Vasto fino al 2016. Con o senza i socialisti che, com’è chiaro a chi naviga da tempo i mari mossi della politica, rappresentano un falso problema, il classico fumo da gettare negli occhi degli ingenui», concludono D’Alessandro e Del Prete.
Anna Bontempo
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