lotta contro la mobilitÁ
Flop riconversione Riprese le trattative sull’ex Golden Lady
GISSI. Hanno ancora 48 ore di tempo per ottenere la mobilità in caso di licenziamento. Ieri mattina nello stabilimento della Silda Invest, ex Golden Lady, si è tenuta una riunione fiume dalle 9 alle...
GISSI. Hanno ancora 48 ore di tempo per ottenere la mobilità in caso di licenziamento. Ieri mattina nello stabilimento della Silda Invest, ex Golden Lady, si è tenuta una riunione fiume dalle 9 alle 17 con alcuni attori della riconversione per tentare di trovare una soluzione. Ma non è bastato. La Regione ha bisogno di eseguire altre verifiche tecniche sull’applicazione dell’on the job e solo questa mattina darà una risposta.
«Il tempo stringe, l’azienda è in difficoltà e i lavoratori devono riscuotere ancora gli emolumenti di maggio», ha rimarcato Arnaldo Schioppa della Uil descrivendo la drammaticità del momento. L’incontro romano nella sede del ministero dello Sviluppo economico è stato più volte rinviato e questo ha creato molta tensione fra i lavoratori. Al momento su 160 lavoratori riassorbiti dalla Silda, solo 20 sono al lavoro. Gli altri sono in assemblea permanente.
Sabato scorso le maestranze hanno organizzato un presidio davanti alla fabbrica. La protesta, però, non è servita a molto. Ieri mattina dopo i numerosi appelli dei sindacati sono riprese le trattative con funzionari della Provincia e della Regione. Mancava il Comune. Il sindaco, Nicola Marisi, non ha nascosto il proprio rammarico per avere appreso della riunione dalla stampa. A palazzo di città non è arrivata nessuna convocazione. Ma se Marisi è dispiaciuto i lavoratori cominciano ad essere furibondi.
Un anno fa passando da Golden Lady a Silda rinunciarono a 10.800 euro di liquidazione pensando che per loro si aprisse un futuro migliore. Ora quasi tutti si pentono della scelta. «Stiamo peggio di prima», mormora qualcuno. Giuseppe Rucci (Cgil), Franco Zerra (Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uil) stanno facendo i salti mortali per evitare un drammatico epilogo. La situazione, tuttavia, è estremamente delicata e fa il paio con la vicenda New Trade. In quel caso su 115 lavoratori riassorbiti sono 7 lavorano.
La speranza è che questa mattina la Regione sciolga le riserve e al termine delle verifiche tecniche offra all’azienda l’opportunità di proseguire l’attività e ai lavoratori di continuare a sperare in un futuro migliore. (p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA