Fondi per insegne e vetrine
Un bando dedicato al rilancio dei negozi cittadini
CHIETI. Finanziamenti a fondo perduto per riqualificare le vetrine e le insegne di ventinove negozi della città. I consorzi di via "Chieti c'entro" e "I viali del commercio" beneficeranno di fondi Cipe stanziati appositamente dalla Regione. Il bando è stato pensato per promuovere il commercio dei centri storici, dei centri urbani in genere e dei piccoli Comuni.
I due consorzi di via, con il contributo di Confesercenti, hanno redatto altrettanti progetti per dare una nuova veste a vetrine e insegne. La Regione ha premiato le idee dei consorzi teatini e coprirà il 40% dell'importo complessivo dei progetti presentati che, singolarmente, superano i 250 mila euro. In termini pratici i consorzi riceveranno circa 100 mila euro ciascuno a fondo perduto a patto che concretizzino il restyling di vetrine e insegne entro e non oltre due anni.
«Sulla città», spiega Lido Legnini, direttore Confesercenti Chieti, «verrà prodotto un investimento pari a 616 mila euro considerando i fondi regionali e le somme stanziate privatamente dai consorzi».
Una boccata d'ossigeno visto il momento che vive il commercio al dettaglio cittadino. «Sono anni», aggiunge Legnini, «che ribadiamo l'utilità dei consorzi, veri centri commerciali naturali in grado di combattere lo strapotere crescente della grande distribuzione. I finanziamenti ottenuti dimostrano che siamo sulla buona strada e sono la risposta migliore a chi aveva etichettato la nostra adesione al bando come addirittura scorretta».
Anche l'amministrazione comunale continua a guardare con interesse ai consorzi di via. Non a caso si è da poco concluso uno studio di marketing urbano, coordinato dalla Camera di commercio, proprio per rivitalizzare l'economia del centro storico. «I consorzi non sono una realtà chiusa bensì aperta. In futuro», riprende Legnini, «non è da escludere la possibilità che i consorzi si allarghino con la partecipazione fattiva degli enti pubblici».
Intanto arrivano fondi freschi da impiegare per migliorare l'immagine esterna di ventinove negozi della città. Dieci sono a marchio Chieti c'entro mentre sono diciannove gli esercenti del consorzio «I viali del commercio». Neonata associazione che racchiude commercianti di viale Benedetto Croce allo scalo. «Per noi si tratta del secondo finanziamento ottenuto dalla Regione. Il primo», ricorda Gianfranco Cesarone, presidente di "Chieti C'entro", «lo abbiamo ottenuto sette anni fa, subito dopo la nostra costituzione. C'è bisogno di rinnovarsi per poter competere con i centri commerciali».
Dello stesso avviso Claudio Di Girolamo, presidente de "I viali del commercio". «L'augurio è che inizi un confronto proficuo tra i consorzi e il Comune». Antonio Viola, assessore al commercio, annuisce, «Noi siamo disponibili e salutiamo con soddisfazione questi due progetti».
I due consorzi di via, con il contributo di Confesercenti, hanno redatto altrettanti progetti per dare una nuova veste a vetrine e insegne. La Regione ha premiato le idee dei consorzi teatini e coprirà il 40% dell'importo complessivo dei progetti presentati che, singolarmente, superano i 250 mila euro. In termini pratici i consorzi riceveranno circa 100 mila euro ciascuno a fondo perduto a patto che concretizzino il restyling di vetrine e insegne entro e non oltre due anni.
«Sulla città», spiega Lido Legnini, direttore Confesercenti Chieti, «verrà prodotto un investimento pari a 616 mila euro considerando i fondi regionali e le somme stanziate privatamente dai consorzi».
Una boccata d'ossigeno visto il momento che vive il commercio al dettaglio cittadino. «Sono anni», aggiunge Legnini, «che ribadiamo l'utilità dei consorzi, veri centri commerciali naturali in grado di combattere lo strapotere crescente della grande distribuzione. I finanziamenti ottenuti dimostrano che siamo sulla buona strada e sono la risposta migliore a chi aveva etichettato la nostra adesione al bando come addirittura scorretta».
Anche l'amministrazione comunale continua a guardare con interesse ai consorzi di via. Non a caso si è da poco concluso uno studio di marketing urbano, coordinato dalla Camera di commercio, proprio per rivitalizzare l'economia del centro storico. «I consorzi non sono una realtà chiusa bensì aperta. In futuro», riprende Legnini, «non è da escludere la possibilità che i consorzi si allarghino con la partecipazione fattiva degli enti pubblici».
Intanto arrivano fondi freschi da impiegare per migliorare l'immagine esterna di ventinove negozi della città. Dieci sono a marchio Chieti c'entro mentre sono diciannove gli esercenti del consorzio «I viali del commercio». Neonata associazione che racchiude commercianti di viale Benedetto Croce allo scalo. «Per noi si tratta del secondo finanziamento ottenuto dalla Regione. Il primo», ricorda Gianfranco Cesarone, presidente di "Chieti C'entro", «lo abbiamo ottenuto sette anni fa, subito dopo la nostra costituzione. C'è bisogno di rinnovarsi per poter competere con i centri commerciali».
Dello stesso avviso Claudio Di Girolamo, presidente de "I viali del commercio". «L'augurio è che inizi un confronto proficuo tra i consorzi e il Comune». Antonio Viola, assessore al commercio, annuisce, «Noi siamo disponibili e salutiamo con soddisfazione questi due progetti».
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