Francavilla, latitante da 5 anni tradita dal passaporto dei figli
Era ricercata per traffico internazionale di stupefacenti in concorso con il marito, si era trasferita in Abruzzo da Torino
CHIETI. Una donna di 33 anni di origini albanesi da anni residente in Italia, T.E. le sue iniziali, è stata arrestata a Francavilla dai carabinieri in esecuzione di un ordine di cattura a livello nazionale per traffico internazionale di stupefacenti in concorso con il marito: fermata per un normale controllo alla circolazione stradale, non ha opposto alcuna resistenza ed è stata condotta nel carcere di Madonna del Freddo a Chieti.
La donna si era stabilita a Francavilla dopo l'arresto del marito avvenuto nel 2011, quando entrambi furono trovati a bordo di un' auto con un chilo e mezzo tra eroina e metanfetamine a Santena, in provincia di Torino. Il marito fu immediatamente condotto in carcere, mentre nei confronti della donna scattò una denuncia a piede libero.
Da febbraio 2014, dopo essersi sottratta all'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare, il Tribunale di Torino ne aveva dichiarato ufficialmente lo stato di latitanza e per questo le ricerche erano state estese a tutta Italia. Ad insospettire i militari è stato il controllo del passaporto dei figli della donna, sul quale è presente un recente visto della frontiera in ingresso, mentre sul passaporto della donna non ve ne è traccia. E così quando la donna ha dichiarato di aver viaggiato con i figli, i carabinieri hanno deciso di approfondire il controllo, hanno scoperto che su di lei pendeva l'ordine di cattura ed hanno messo fine alla latitanza.