allarme di Italia Nostra

Frane a Santa Giusta La Provincia avvia le verifiche

LANCIANO. Un sopralluogo per decidere come intervenire e bloccare le frane che rischiano di far scivolare a valle le cantine di quattro abitazioni a Santa Giusta. Tecnici della Provincia ieri...

LANCIANO. Un sopralluogo per decidere come intervenire e bloccare le frane che rischiano di far scivolare a valle le cantine di quattro abitazioni a Santa Giusta. Tecnici della Provincia ieri mattina, raccogliendo il grido di allarme dei residenti e di Italia Nostra, sezione di Lanciano, che chiedevano di verificare se la zona fosse sicura dopo l’ordinanza comunale che vieta loro di andare nel retro delle case dove è in atto lo smottamento, sono andati a Santa Giusta per controllare gli spaventosi distacchi, le fratture e gli scollamenti di terreno sul crinale della scarpata adiacente la “Gunite”seguiti alle piogge dei giorni scorsi.

«Stiamo verificando se lo smottamento riguarda un’area nuova della zona», spiega l’assessore provinciale Donatello Di Prinzio, «oppure se è l’area dove già sono stati fatti già dei lavori per bloccare il movimento franoso della collina. Lunedì (domani per chi legge, ndc) capiremo, con l’aiuto del progettista dei lavori che è tornato ieri in Italia, se bisogna completare gli interventi avviati perché l’area è la stessa, o se è un’opera non prevista e quindi bisogna trovare delle economie con cui fare i lavori. Certo è che bisogna intervenire».

Secondo i residenti la zona è la stessa oggetto dei lavori, di quei 27 cantieri aperti nove anni fa per mettere in sicurezza un costone lungo 7 chilometri che è a rischio frane, e non ancora chiusi. «I lavori sono stati affidati alla Provincia come ente appaltante nove anni fa in modo anomalo», evidenzia il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, «perchè la competenza è della Regione che appalta i lavori ai Comuni. Ad ogni modo i lavori sono terminati. Mancano alcuni passaggi burocratici legati ai collaudi».

Dei 27 cantieri che si snodano dal Belvedere a Santa Giusta, Olmo di Riccio, via Panoramica, via per Frisa, Diocleziano, Sant’Egidio e Lancianovecchia, uno solo è stato collaudato: quello in via Belvedere. Gli altri 26 sono ufficialmente ancora aperti. «Ci sono problemi burocratici legati al collaudo per l’assenza del progettista dall’Italia», ribadisce Di Giuseppantonio, «ma ora è tornato e la questione dovrebbe risolversi».

In attesa di definire i lavori i residenti di Santa Giusta restano nella paura.

Teresa Di Rocco

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