Furto di monete all’autolavaggio La condanna: 3 anni

LANCIANO. Tre anni di reclusione e 600 euro di multa per Vincenzo Modesto, 43 anni, di Lanciano, e 10 mesi di reclusione e 300 euro di multa, pena sospesa, per Andrea Di Campli, 34, di Lanciano. Sono le sentenze emesse dal giudice Massimo Canosa sui due lancianesi accusati di furto aggravato, in concorso, commesso negli autolavaggi di due distributori di carburante, uno a Santa Maria Imbaro e l’altro a Lanciano.

Di Campli ha patteggiato la pena mentre Modesto, accusato anche di rapina impropria, ha scelto il rito abbreviato. Per l’accusa i due al fine di procurarsi un ingiusto profitto, hanno forzato con un cacciavite l’apertura della gettoniera di un aspirapolvere dell’impianto self service per la pulizia delle auto e insieme si sono impossessati ripetutamente di monete da 50 centesimi. I colpi sono stati commessi il 14, 16, 17 e 19 agosto, a Santa Maria Imbaro, e hanno portato ai due circa 400 euro.

Gli altri furti, sempre alla gettoniera di un autolavaggio, ma di Lanciano, li hanno commessi dal 10 al 21 agosto e avrebbero fruttato circa 500 euro.

La pena, per Modesto è lievitata a tre anni perché oltre alla recidiva era accusato anche di rapina impropria per aver usato violenza contro i carabinieri al momento dell’arresto visto che avevano colto i due in flagranza di reato, a Santa Maria Imbaro.

Altra condanna, a 5 mesi di reclusione, il giudice l’ha inflitta a Giuseppe Simone Rossi, 24 anni, di Lanciano per essere evaso dai domiciliari, imposti in base all’ordinanza dell’ufficio di sorveglianza di Pescara emessa lo scorso 10 maggio.

Il 21 agosto il giovane si era allontanato da casa senza essere autorizzato - in realtà era in una stalla a 150 metri da casa ma questa non era una pertinenza - e i militari, che lo hanno visto rientrare solo in tarda serata, lo hanno arrestato per evasione. (t.d.r.)

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