Fusione Sasi-Isi, assemblee entro settembre
Gestione dell’acqua: incontro tra i sindaci di Lanciano e Vasto. La Sasi: progetto affidato a un tecnico
LANCIANO. Un cronoprogramma con date e tempi definiti per arrivare alla sospirata e attesa fusione tra Sasi e Isi. È quanto concordato dai sindaci di Lanciano e vasto, Mario Pupillo e Luciano Lapenna, in rappresentanza dei comuni soci maggiori della Sasi con il presidente della società Domenico Scutti e il presidente dell’Isi, Enzo Antonucci, in un incontro svolto nei giorni scorsi a Lanciano.
«Nel sereno e articolato confronto si è predisposto un calendario», ha detto il sindaco Pupillo, «che prevede la presentazione del progetto di fusione della Sasi, che deve incorporare l’Isi (la società proprietaria degli acquedotti, ndc), entro i primi giorni di settembre e la convocazione delle assemblee riunite delle due società entro il 20-25 settembre, per chiudere tutto entro dicembre».
«Ho ribadito la massima disponibilità ad affrontare le proposte di tutti i comuni», ha aggiunto Scutti, «e sulla fusione preciso che il progetto sarà redatto dall’avvocato Montanino tenendo conto delle indicazioni della Regione e dei sindaci che mi hanno chiesto di poter presentare idee e proposte. Il nostro lavoro è sempre teso al miglioramento del servizio e al rispetto delle tematiche ambientali. Non a caso ho incontrato il neo assessore regionale Mario Mazzocca, per avere indicazioni urgenti circa la gestione della depurazione nei comuni aderenti alla società».
Un incontro, quello con Mazzocca, volto a cercare di chiarire alcuni problemi legati alle competenze, a chi spetta la gestione ad esempio della depurazione nei piccoli Comuni dopo la riclassificazione delle competenze delle Province. A preoccupare sono i comuni sotto i 2mila abitanti e le contrade dei vari centri che spesso hanno a che fare con le fosse imhoff. «L’assessore si è impegnato a convocare un tavolo tecnico», ha concluso il presidente Sasi, «e sulla scorta delle soluzioni adottate da altre Regioni si stabiliranno delle regole». La società nel campo della depurazione ha deciso di investire. Sta aspettando che la Regione formalizzi la concessione di quasi 20 milioni dei fondi Fas per il potenziamento della depurazione e una parte al rifacimento degli acquedotti. (t.d.r.)
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