Gestione delle multe, indagati sei vigili

Blitz della Finanza in municipio e nelle case degli agenti: nel mirino l’attività della polizia municipale dal 2008 al 2011

SAN SALVO. 11 luglio, piazza San Vitale ore 5. Sulla città si abbatte un vortice giudiziario. Le sirene delle auto della guardia di finanza svegliano i residenti. Trenta militari della sezione di polizia tributaria suonano al campanello di alcuni agenti della polizia municipale. Poi il blitz si sposta in Comune e al comando vigili. Le Fiamme gialle si fanno aprire il palazzo municipale dall’usciere. Quattro militari scortano il dipendente. In una grande busta nera i finanzieri raccolgono documenti, cellulari e memorie interne dei computer. L’attività degli uffici comunali viene sospesa. Alle 11,30 arriva a San Salvo il maggiore Alberto De Ventura, comandante del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Chieti e cominciano gli interrogatori. Su delega del sostituto procuratore Enrica Medori i militari hanno ascoltato testimoni e persone informate sui fatti per verificare l’attendibilità di un esposto presentato alla magistratura sulla gestione della polizia municipale di San Salvo dal 2008 al 2011.Notificati sei avvisi di garanzia. I destinatari sono l’ex comandante Benedetto Del Sindaco (destituito dall’ex sindaco Gabriele Marchese e trasferito ad altro incarico) e altri 5 agenti. Per tutti l’accusa è falso materiale in concorso e abuso d’ufficio in merito alla gestione delle multe. I difensori degli indagati, gli avvocati Giovanni Cerella, Fiorenzo Cieri,Antonello Cerella, Mario Cirese, Clementina De Virgilis e Alessandra Cappa parlano di atto dovuto. Altro non vogliono dire.

Il sindaco. Tiziana Magnacca, fuori città per motivi di lavoro, viene informata per telefono dell’accaduto e torna immediatamente a San Salvo. Il primo cittadino arriva al comando vigili alle 16. «Non so assolutamente nulla di questa vicenda. È stato anche per me un fulmine a ciel sereno», assicura la Magnacca. «Sono stata informata poco dopo le 8 di quello che stava avvenendo da alcuni collaboratori e dall’attuale comandante dei vigili, Saverio Di Fiore, mentre ero al lavoro in qualità di legale nelle Marche», afferma il sindaco. Impossibile riuscire a contattare il comandante Di Fiore.

I controlli e l’inchiesta. Per tutta la mattina gli investigatori sono entrati e usciti dagli uffici e dalle abitazioni degli indagati. Alcuni in divisa, altri in borghese. Anche l’attività del Comune è stata bloccata per tutto il giorno perché uno degli indagati (l’ex comandante), per un certo periodo ha lavorato in municipio. Una decina di finanzieri ha lasciato il comando vigili qualche minuto prima delle 16. Gli altri sono rimasti a San Salvo. L’inchiesta in realtà è alle battute finali. In autunno il magistrato dovrebbe prendere una decisione. Quello di ieri, anche se più esteso e approfondito, non è il primo blitz fatto dalla guardia di finanza. In due anni ci sono state altre cinque visite dei finanzieri in comune. Questa volta, però, le fiamme gialle hanno deciso di perquisire anche le abitazioni private portando via cellulari e computer. Gli investigatori hanno intenzione di spulciare all’interno delle memorie dei pc e dei telefonini. La decisione potrebbe essere il frutto di intercettazioni telefoniche o nuove segnalazioni fatte al magistrato e bisognose di una accurata verifica. Nove mesi fa il giudice del lavoro del tribunale di Vasto rigettò il ricorso presentato dall’ex comandante contro il trasferimento confermando la legittimità delle decisioni prese dall’ex sindaco Marchese, oggi consigliere comunale di opposizione con la lista San Salvo democratica. Non c’è pace per il comando vigili attualmente diretto da Saverio Di Fiore e al centro da anni di molteplici vicissitudini. Il blitz potrebbe provocare nuovi provvedimenti o trasferimenti.

Paola Calvano

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