Ginecologia trasloca al Bernabeo dal 1º luglio
I punti nascita saranno soltanto quelli di Chieti e Ortona. Chiude il reparto guardiese
ORTONA. Dal primo luglio, si potrà partorire soltanto a Ortona o a Chieti. Prime manovre per l’attuazione del piano di riordino della azienda sanitartia. Durante la prossima settimana, verrà avviata la prima fase del trasloco di competenze dall’ospedale di Guardiagrele a quello di Ortona. A essere trasferiti e accorpati saranno i reparti di ginecologia e pediatria con tutto il personale. Il piano di riordino prevede due punti nascita per la Asl di Chieti: uno all’ospedale Santissima Annunziata di Colle dell’ara e uno al Gaetano Bernabeo. Dal primo luglio, il reparto dovrebbe essere operativo. Il punto nascita e la realizzazione del reparto di terapia intensiva post-operatoria attuano l’indicazione contenuta nel piano di riorganizzazione che assegna all’ospedale di Ortona una vocazione prettamente chirurgica.
Naturalmente, la creazione del punto nascita a Ortona comporterà l’allargamento dell’utenza che si estenderà all’asse della Marrucina e, di conseguenza, una diversa considerazione dei posti letto a disposizione che sono, sempre secondo il piano, 12 per ginecologia e ostetricia e cinque per pediatria. La notizia, arrivata all’improvviso, ha lasciato sorpresi i sindacati che hanno immediatamente chiesto al manager della Asl, Mario Maresca, un incontro per tentare di far slittare i termini dell’operazione in modo da organizzare e valutare il trasferimento del personale da Guardiagrele a Ortona. «Il 19 giugno abbiamo avuto un incontro per discutere delle delibere che sarebbero state approvate il 22 giugno ma di questa decisione non è stata fatta parola», dice Fabio Agosta, delegato Cgil, «siamo stupiti perché siamo venuti a conoscenza dell’accorpamento soltanto per caso. Per questo, tutte le sigle sindacali hanno chiesto che venisse urgentemente convocato un incontro con l’azienda per tentare di rimandare il trasferimento. Non sappiamo come comportarci e come organizzarci dato che arriverà del nuovo personale. E’ una decisione che creerà disagio ai lavoratori. Il personale che sarà trasferito a Ortona, tra non molto, potrebbe essere richiamato a Guardiagrele per l’apertura della lungodegenza».
Il 28 giugno si terrà un incontro tra le rappresentanze sindacali e il personale del Bernabeo per affrontare questa situazione. «Non siamo stati informati della mobilità del personale e la decisione è stata presa senza un confronto con i sindacati che, in questo caso, sono coinvolti direttamente in una questione che riguarda il personale medico e paramedico», afferma Eddy Giangrande, delegato Uil, «rivendichiamo la nostra funzione nell’organizzazione del lavoro. Quando si prendono decisioni come questa, con il personale che viene trasferito e accorpato a un’altra équipe è necessaria la concertazione e la collaborazione».
Naturalmente, la creazione del punto nascita a Ortona comporterà l’allargamento dell’utenza che si estenderà all’asse della Marrucina e, di conseguenza, una diversa considerazione dei posti letto a disposizione che sono, sempre secondo il piano, 12 per ginecologia e ostetricia e cinque per pediatria. La notizia, arrivata all’improvviso, ha lasciato sorpresi i sindacati che hanno immediatamente chiesto al manager della Asl, Mario Maresca, un incontro per tentare di far slittare i termini dell’operazione in modo da organizzare e valutare il trasferimento del personale da Guardiagrele a Ortona. «Il 19 giugno abbiamo avuto un incontro per discutere delle delibere che sarebbero state approvate il 22 giugno ma di questa decisione non è stata fatta parola», dice Fabio Agosta, delegato Cgil, «siamo stupiti perché siamo venuti a conoscenza dell’accorpamento soltanto per caso. Per questo, tutte le sigle sindacali hanno chiesto che venisse urgentemente convocato un incontro con l’azienda per tentare di rimandare il trasferimento. Non sappiamo come comportarci e come organizzarci dato che arriverà del nuovo personale. E’ una decisione che creerà disagio ai lavoratori. Il personale che sarà trasferito a Ortona, tra non molto, potrebbe essere richiamato a Guardiagrele per l’apertura della lungodegenza».
Il 28 giugno si terrà un incontro tra le rappresentanze sindacali e il personale del Bernabeo per affrontare questa situazione. «Non siamo stati informati della mobilità del personale e la decisione è stata presa senza un confronto con i sindacati che, in questo caso, sono coinvolti direttamente in una questione che riguarda il personale medico e paramedico», afferma Eddy Giangrande, delegato Uil, «rivendichiamo la nostra funzione nell’organizzazione del lavoro. Quando si prendono decisioni come questa, con il personale che viene trasferito e accorpato a un’altra équipe è necessaria la concertazione e la collaborazione».