«Giustizia per Lorena, uccisa dentro casa»
Il ricordo in piazza della 53enne di Ortona strangolata ad agosto. Il marito resta l’unico indagato
ORTONA. «Giustizia per Lorena». È il messaggio mostrato ieri in piazza della Repubblica, a Ortona, in ricordo di Lorena Paolini, la donna di 53 anni trovata morta in casa, con segni di strangolamento, lo scorso 18 agosto. L’unico indagato, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, resta il marito Andrea Cieri, 51 anni, noto impresario funebre.
L’iniziativa, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata organizzata dall’associazione Accademia di Aracne. La foto delle volontarie in piazza è stata condivisa sui social network da Silvana Paolini, la sorella di Lorena. «Non doveva morire così», ha scritto di recente la stessa Silvana su Facebook. «Non trovo giusto che cali il silenzio, come vorrebbero. È bene che ci sia risonanza e che se ne parli. Mi batterò con tutta me stessa, perché deve essere fatta giustizia a una madre e a una donna molto premurosa, bella, solare, che amava la vita».
Decisivi, per il prosieguo dell’inchiesta, saranno i risultati definitivi dell’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio su disposizione del pm Giuseppe Falasca, che coordina le indagini dei carabinieri della compagnia di Ortona.
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
L’iniziativa, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata organizzata dall’associazione Accademia di Aracne. La foto delle volontarie in piazza è stata condivisa sui social network da Silvana Paolini, la sorella di Lorena. «Non doveva morire così», ha scritto di recente la stessa Silvana su Facebook. «Non trovo giusto che cali il silenzio, come vorrebbero. È bene che ci sia risonanza e che se ne parli. Mi batterò con tutta me stessa, perché deve essere fatta giustizia a una madre e a una donna molto premurosa, bella, solare, che amava la vita».
Decisivi, per il prosieguo dell’inchiesta, saranno i risultati definitivi dell’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio su disposizione del pm Giuseppe Falasca, che coordina le indagini dei carabinieri della compagnia di Ortona.
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