consorzio di bonifica sud

Gli agricoltori: «Non pagheremo i debiti dell’ente»

VASTO. La grave situazione finanziaria del Consorzio di bonifica sud è stata al centro dell’audizione dei presidenti provinciali di Coldiretti, Cia e Copagri, Sandro Polidoro, Nicola Sichetti e...

VASTO. La grave situazione finanziaria del Consorzio di bonifica sud è stata al centro dell’audizione dei presidenti provinciali di Coldiretti, Cia e Copagri, Sandro Polidoro, Nicola Sichetti e Angelo Radica, da parte della Commissione di vigilanza e controllo della Regione. L’incontro era stato richiesto dalle tre organizzazioni professionali agricole per rappresentare il proprio punto di vista sull’ente consortile, stretto dai debiti e con i dipendenti che non prendono lo stipendio da otto mesi. È stato depositato un documento riassuntivo dei fatti accaduti nel tempo e che sono stati alla base delle dimissioni rassegnate dai rappresentanti delle organizzazioni agricole sia all’interno del Consiglio dei delegati, sia nella Deputazione amministrativa.

«Attualmente all’interno del Consorzio di bonifica di Vasto nessuna organizzazione professionale agricola è rappresentata», sottolineano i presidenti di Coldiretti, Cia e Copagri, «lo è solo la politica. Una politica che è sempre più invadente negli organi di autogoverno del mondo agricolo. Tali atteggiamenti, che stigmatizziamo, hanno di fatto esposto il Consorzio a una totale ingessatura operativa e al pregiudizio istituzionale».

Nel prendere ancora una volta le distanze dall’attuale gestione, le tre associazioni ribadiscono che i propri rappresentanti si sono dimessi perché è venuta meno la collegialità e la democraticità nelle decisioni, non si è mai chiarita l’esatta entità del debito consolidato, ed è stata disattesa in maniera sistematica e continuativa, da parte del presidente Fabrizio Marchetti, una formale richiesta avanzata dalla maggioranza dei consiglieri eletti di convocazione del consiglio per discutere e votare le sue dimissioni e mai messa tra i punti all’ordine del giorno.

Nel frattempo si fanno sempre più insistenti si fanno le voci sull’emissione di una cartella esattoriale straordinaria a carico dei contribuenti.

«Ci opporremo con ogni mezzo», annunciano Polidoro, Sichetti e Radica, «è giunta l’ora che la Regione si assuma la responsabilità di esercitare il potere sostitutivo riconsegnando, nel più breve tempo possibile, il controllo e il governo agli eletti dei consorziati. Tutto ciò non può essere assolutamente ottenuto attraverso l’indizione di elezioni parziali illegittime». (a.b.)

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