Gli aspiranti medici snobbano l'Università d'Annunzio di Chieti
A medicina sui 180 posti disponibili un terzo resta scoperto, anche Foggia sta meglio di noi
CHIETI. Nel suo ultimo numero il periodico "Il giornale della Previdenza dei medici e degli odontoiatri" ha pubblicato i dati relativi agli iscritti alle facoltà di medicina nell'anno accademico 2015 - 2016. Diciamo subito che sono cifre che non offrono certo una rappresentazione tranquillizzante per la facoltà di medicina teatina. Infatti dall'elenco si scopre che la d'Annunzio è tra le università italiane che per l'anno accademico che si è concluso non sono riuscite a coprire i posti che erano stati loro assegnati nel piano nazionale di riparto, per via dell'accesso alle facoltà di medicina a numero chiuso.
Infatti a Chieti c'erano disponibili 180 posti ma ne sono stati coperti solo 122. Ben 58 caselle sono restate vuote. Va ricordato, per far meglio comprendere la situazione che si è registrata all'ateneo d'Annunzio, che gli aspiranti medici che vogliono partecipare alla selezione di accesso alla facoltà di medicina devono segnalare le sedi di facoltà a cui sono interessati. In tutta evidenza Chieti non ha presentato motivi particolari di attrazione, rispetto alle facoltà di altri atenei. Infatti la nostra facoltà risulta essere una delle ultime nell'elenco che la rivista ha pubblicato. Anche la facoltà di medicina aquilana non ha coperto tutti i posti disponibili, ma all'appello sono mancati solo 15 aspiranti medici, visto che posti disponibili erano 115 e ne sono stati assegnati 105. E' andata relativamente meglio anche alla facoltà molisana che ha avuto solo 9 posti non assegnati. Hanno fatto invece il pieno le facoltà di medicina delle università pugliesi: Foggia ha assegnato tutti i 75 posti disponibili, come Bari che ha registrato 319 iscritti su 319 posti che aveva assegnati. Se poi si sale alle università marchigiane ed umbre si trova che si è andati oltre i posti assegnati: infatti Ancona ha iscritto 154 matricole su 150 posti che c'erano e Perugia è arrivato ad aprire le porte a 220 studenti rispetto alla disponbilità di 190 posti. Evidente la perdita di attrazione che ha registrato la d'Annunzio, rispetto anche ad altri atenei operanti in questa parte del territorio italiano. Certo è anche che le cronache tutt'altro che positive che stanno accompagnando la vita dell'ateneo d'Annunzio non hanno potuto a vere effetti benefici per il buon nome della facoltà. (gi.di.ti.)