Golden Lady, si ricomincia con la riconversione

I titolari dell’ex calzificio disponibili a dare il capannone in comodato d’uso Il 12 novembre lo sfratto di Silda e New Trade. La Wollo cerca nuovi investitori

VASTO. La rinascita di una fabbrica ora è più di una speranza. I titolari della Golden Lady ieri mattina a Roma davanti al dirigente del ministero dello Sviluppo economico, Giampiero Castano, hanno concesso la disponibilità del capannone in comodato d’uso per trovare nuovi investitori. Il 12 novembre in tribunale è in programma l’udienza di sfratto per Silda Invest e New Trade. L’industria di calze ha chiesto tuttavia l’impegno e la responsabilità di tutte le istituzioni. Periodicamente la procedura di riconversione sarà seguita sia a Roma e sia in Abruzzo. Intanto il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ieri pomeriggio ha incontrato insieme al vicesindaco di Gissi, Agostino Chieffo, e ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Claudio Musacchio, il ministro del Lavoro, Flavio Zanonato. Di Giuseppantonio ha chiesto al ministro «un supplemento d’anima», per evitare che il focolaio di crisi del Vastese diventi un incendio devastante.

Il colpo di spugna. Cancellata la prima procedura di riconversione, si riparte da zero. Il titolare di Golden Lady ha dichiarato la disponibilità a cedere il manufatto in comodato d’uso. Un passaggio fondamentale per trovare nuovi investitori. La società Wollo è al lavoro per trovare imprenditori disposti a scommettere in Val Sinello. Golden Lady, visto il fallimento della precedente riconversione, ha chiesto l’impegno di tutte le istituzioni e di essere esentata da eventuali nuovi problemi. Il 12 novembre prossimo, dopo l’udienza di sfratto in tribunale, le aziende che attualmente occupano il fabbricato dovranno lasciare il capannone.

La nuova riconversione. Ogni 15 giorni la nuova procedura di riconversione sarà monitorata sia a livello regionale e sia provinciale. Ogni mese è previsto un summit al ministero. La situazione sarà tenuta costantemente sotto controllo per cercare di arrivare prima possibile a una soluzione che riporti serenità fra i 382 lavoratori. Periodicamente saranno organizzate assemblee con i lavoratori che continuano a presidiare la fabbrica per tenerli aggiornati. Il primo incontro è oggi pomeriggio prima dello sciopero dei lavoratori del Pantalonificio d’Abruzzo in programma dalle 13 alle 17.

La parola del ministro. La trasferta romana dei politici e dei sindacati si è conclusa con un incontro con il ministro Flavio Zanonato. «Numeri alla mano abbiamo raccontato al ministro la crisi della Val Sinello, una crisi drammatica. Una parabola discendente che deve essere fermata», ha detto il presidente della Provincia, Di Giuseppantonio. «Per riuscire a frenare l’emorragia di lavoro e l’impoverimento della zona, è necessario un impegno finanziario del governo nazionale. Servono nuove strade, nuove infrastrutture». Zanonato non ha voluto illudere la delegazione promettendo finanziamenti a pioggia o la dichiarazione dello stato di crisi del Vastese. Non ha però escluso un accordo di programma fra governo centrale, Regione, Provincia, parti sociali e territoriali. Una procedura che in altre parti d’Italia, come nella Murgia, ha dato buoni risultati. «Non ci ha promesso miracoli», ha ripreso Di Giuseppantonio, «ma un impegno concreto sì. Ho chiesto un impegno più importante, un “supplemento d’anima”. I lavoratori della Golden Lady in pochi mesi si sono reinventati riuscendo a produrre scarpe al posto delle calze. Dobbiamo seguire tutti il loro esempio e dare il massimo. Ognuno per quanto di propria competenza. Solo così potremo salvare la Val Sinello e il Vastese», ha concluso il presidente della Provincia.

Paola Calvano

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