Grotte Cavallone, nuova stagione
Da oggi aperte alle scolaresche, da Pasqua a tutti
TARANTA PELIGNA. È tutto pronto per l'avvio della nuova stagione turistica delle Grotte del Cavallone. Da oggi fino al 15 ottobre, la località punta a bissare il successo dello scorso anno, che ha visto la presenza di 10mila turisti in cento giorni di apertura, un vero record.
Per questi primi gioni di aprile, le visite saranno consentite solo alle scolaresche. «Lo scopo», afferma Antonino Amorosi, sindaco di Lama sul cui territorio si sviluppano le grotte (l'ingresso è nel comune di Taranta Peligna), «è poter offrire agli studenti delle scuole medie e superiori un'opportunità di visita guidata, dal taglio più marcatamente scientifico».
Il calendario delle aperture partirà a tutti gli effetti dal fine settimana di Pasqua, per proseguire il 30 Aprile e il primo maggio, i sabato e le domeniche di giugno, gli interi mesi di luglio e agosto e 26 giorni fra settembre e ottobre.
Dopo un'attesa lunga quindici anni, nel 2010 le grotte hanno riaperto nel periodo pasquale e il primo maggio, registrando 1.200 visitatori. In quella circostanza il sindaco Amorosi e il suo collega di Taranta, Marcello Di Martino, parlarono di una scommessa vinta «nella consapevolezza che le spese di gestione del sistema grotte, comprendono un onere di difficile contenimento che faticosamente saranno compensate dalle sole entrate estive».
La Grotta prende il nome di fantasia "Cavallone" dalla posizione dell'accesso che, visto dalla parte opposta, sembra l'occhio di una testa di cavallo incastonata nella parete rocciosa. Per la visita occorre indossare un abbigliamento consono poiché la temperatura all'interno è di 10 gradi e l'umidità arriva fino all'80-90%.
Nella valle di Taranta, sul versante orientale della Maiella, a 1475 si apre l'imboccatura della grotta. Il percorso inizia dalla sala di Aligi, di dannunziana memoria. Quindi si snoda per 900 metri: il sasso dei Nomi Antichi sul quale sono incise date e sigle dei primi esploratori; la sala delle Mummie; la Foresta Incantata; il laghetto di Ornella; la sala degli Elefanti; il Laghetto di Splendore; la sala del Pantheon. Nella Bolgia dantesca lo scenario diventa spettacolare con un succedersi ininterrotto di stalattiti e stalagmiti, di colonne e d'incrostazioni calcaree delle più svariate forme.
Si continua nel Pozzo senza fine, nella sala delle Campane, con un gruppo di stalattiti che, se percosse delicatamente, emettono diversi di suoni; quindi un ripido tratto in discesa porta alla sala dei Cristalli, resa luminescente da una fioritura di cristalli aghiformi. La sala dei Merletti e quella delle Fate fanno da preludio all'Anfiteatro dove, sul limite di una voragine, termina il percorso turistico. Oltre è accessibile solo agli speleologi.
L'orario della biglietteria è 9-16. Le grotte si raggiungono tramite una cestovia. Le tariffe sono: funivia, intero 10 euro andata e ritorno, ragazzi fino a 15 anni 8 euro. Ingresso grotta con visita guidata: intero 5 euro, ragazzi fino a 15 anni 4 euro.
Per questi primi gioni di aprile, le visite saranno consentite solo alle scolaresche. «Lo scopo», afferma Antonino Amorosi, sindaco di Lama sul cui territorio si sviluppano le grotte (l'ingresso è nel comune di Taranta Peligna), «è poter offrire agli studenti delle scuole medie e superiori un'opportunità di visita guidata, dal taglio più marcatamente scientifico».
Il calendario delle aperture partirà a tutti gli effetti dal fine settimana di Pasqua, per proseguire il 30 Aprile e il primo maggio, i sabato e le domeniche di giugno, gli interi mesi di luglio e agosto e 26 giorni fra settembre e ottobre.
Dopo un'attesa lunga quindici anni, nel 2010 le grotte hanno riaperto nel periodo pasquale e il primo maggio, registrando 1.200 visitatori. In quella circostanza il sindaco Amorosi e il suo collega di Taranta, Marcello Di Martino, parlarono di una scommessa vinta «nella consapevolezza che le spese di gestione del sistema grotte, comprendono un onere di difficile contenimento che faticosamente saranno compensate dalle sole entrate estive».
La Grotta prende il nome di fantasia "Cavallone" dalla posizione dell'accesso che, visto dalla parte opposta, sembra l'occhio di una testa di cavallo incastonata nella parete rocciosa. Per la visita occorre indossare un abbigliamento consono poiché la temperatura all'interno è di 10 gradi e l'umidità arriva fino all'80-90%.
Nella valle di Taranta, sul versante orientale della Maiella, a 1475 si apre l'imboccatura della grotta. Il percorso inizia dalla sala di Aligi, di dannunziana memoria. Quindi si snoda per 900 metri: il sasso dei Nomi Antichi sul quale sono incise date e sigle dei primi esploratori; la sala delle Mummie; la Foresta Incantata; il laghetto di Ornella; la sala degli Elefanti; il Laghetto di Splendore; la sala del Pantheon. Nella Bolgia dantesca lo scenario diventa spettacolare con un succedersi ininterrotto di stalattiti e stalagmiti, di colonne e d'incrostazioni calcaree delle più svariate forme.
Si continua nel Pozzo senza fine, nella sala delle Campane, con un gruppo di stalattiti che, se percosse delicatamente, emettono diversi di suoni; quindi un ripido tratto in discesa porta alla sala dei Cristalli, resa luminescente da una fioritura di cristalli aghiformi. La sala dei Merletti e quella delle Fate fanno da preludio all'Anfiteatro dove, sul limite di una voragine, termina il percorso turistico. Oltre è accessibile solo agli speleologi.
L'orario della biglietteria è 9-16. Le grotte si raggiungono tramite una cestovia. Le tariffe sono: funivia, intero 10 euro andata e ritorno, ragazzi fino a 15 anni 8 euro. Ingresso grotta con visita guidata: intero 5 euro, ragazzi fino a 15 anni 4 euro.
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