Guardiagrele e Cassino, gemellati i due Cai
Le sezioni del Club alpino unite dalla Linea Gustav. Il segretario Iacovella: iniziative anche nel 2025
GUARDIAGRELE. È stato suggellato a Cassino, il gemellaggio tra la locale sezione Cai e quella di Guardiagrele, recatasi nel Lazio per partecipare all'escursione intersezionale "Camminare la storia", che ha attraversato i luoghi che nella Seconda guerra mondiale sono stati interessati dalla famosa Linea Gustav. Con l'iniziativa, i numerosi partecipanti, hanno potuto riscoprire i vari punti dei combattimenti, con le relative e dettagliate spiegazioni fornite dal presidente della sezione Cai di Cassino, Diego Magliocchetti.
L'escursione è iniziata con la visita al cimitero militare polacco, dove si è proceduti alla deposizione del papaveri rossi su alcune tombe, fiori questi che danno anche il titolo ad una delle più note canzoni di guerra polacche, composta durante i duri combattimenti dell'assalto finale all'Abbazia di Montecassino. Successivamente, ci si è spostati ai resti del Monastero di Santa Maria dell'Albaneta, quindi, al cippo con la grande croc, a quota 575, al carro armato, alla casa del dottore e a quota 593, chiamata anche "Il Calvario" per il suo più alto numero di morti.
Nel pomeriggio poi, prima di visitare l' Abbazia, c’è stata la cerimonia di gemellaggio tra le due sezioni, con lo scambio dei rispettivi gagliardetti, tra il presidente laziale Magliocchetti e quello guardiese Antonio Taraborrelli.
«L'occasione», sottolinea il segretario Cai di Guardiagrele, Carlo Iacovella, «è stata utile, anche per ribadire l'importanza di questa iniziativa che continuerà perché le due sezioni nel 2025 torneranno nuovamente ad incontrarsi il 6 aprile, con l'escursione al Monte Cairo, organizzata dalla sezione Cai di Cassino e il 4 maggio con l' iniziativa "Verso la libertà, passaggio del fronte", organizzata dal Cai di Guardiagrele».
L'escursione è iniziata con la visita al cimitero militare polacco, dove si è proceduti alla deposizione del papaveri rossi su alcune tombe, fiori questi che danno anche il titolo ad una delle più note canzoni di guerra polacche, composta durante i duri combattimenti dell'assalto finale all'Abbazia di Montecassino. Successivamente, ci si è spostati ai resti del Monastero di Santa Maria dell'Albaneta, quindi, al cippo con la grande croc, a quota 575, al carro armato, alla casa del dottore e a quota 593, chiamata anche "Il Calvario" per il suo più alto numero di morti.
Nel pomeriggio poi, prima di visitare l' Abbazia, c’è stata la cerimonia di gemellaggio tra le due sezioni, con lo scambio dei rispettivi gagliardetti, tra il presidente laziale Magliocchetti e quello guardiese Antonio Taraborrelli.
«L'occasione», sottolinea il segretario Cai di Guardiagrele, Carlo Iacovella, «è stata utile, anche per ribadire l'importanza di questa iniziativa che continuerà perché le due sezioni nel 2025 torneranno nuovamente ad incontrarsi il 6 aprile, con l'escursione al Monte Cairo, organizzata dalla sezione Cai di Cassino e il 4 maggio con l' iniziativa "Verso la libertà, passaggio del fronte", organizzata dal Cai di Guardiagrele».