Guardiagrele, Pronto soccorso di notte: «Nessuna chiusura»

GUARDIAGRELE. L'associazione Salute è Diritto smorza gli allarmismi degli ultimi tempi sulla situazione sanitaria regionale e rassicura i cittadini del comprensorio guardiese sul futuro del Punto di...

GUARDIAGRELE. L'associazione Salute è Diritto smorza gli allarmismi degli ultimi tempi sulla situazione sanitaria regionale e rassicura i cittadini del comprensorio guardiese sul futuro del Punto di primo intervento (Ppi). «Dopo un incontro negli uffici della Asl», precisa il sodalizio, «questa ci garantito che non c'è nessuna intenzione di revocare a Guardiagrele il servizio del Ppi nelle ore notturne, sopratutto in considerazione delle prestazioni svolte nell'ultimo anno che vedono accessi ben oltre la soglia minima dei 6mila». Salute è Diritto ricorda poi che il Ppi di Guardiagrele ha un vasto bacino di utenza. «Solo nelle ultime settimane», precisa l'associazione, «ha avuto diversi accessi persino dall'area pescarese e da quella frentana: spesso infatti viene preferito per evitare le lunghe file dei pronto soccorso di Chieti e di Pescara».
Il sodalizio evidenzia poi che la giunta regionale di centrodestra si sta comportando come la precedente di centrosinistra. «Infatti», osserva l'associazione, «dopo aver presentato il piano di riorganizzazione degli ospedali abruzzesi, che prevedeva per Guardiagrele posti letto per acuti di medicina-geriatria, a oggi tutto tace. Sul tema il presidente della Regione, Marco Marsilio, si fa latitante e l'assessore alla sanità Nicoletta Verì declina gli inviti e non risponde alle richieste di incontri. Inoltre, il sottosegretario alla presidenza del consiglio regionale, Daniele D'Amario, che prima si dimostrava promotore di incontri, oggi non risponde più al telefono».
Salute è Diritto, tiene a precisare che non si fermerà a guardare: «Se continuerà questo lungo periodo di stallo, scenderemo in piazza con manifestazioni di protesta a lungo raggio».