Guardiagrele, scomparso da 70 giorni: «Vi prego, cercate papà»

L'appello della figlia alle istituzioni per Benito Della Penna, 83 anni. «Si è allontanato da casa, non è malato di Alzheimer»

GUARDIAGRELE. E con oggi sono 70. Due mesi e dieci giorni scanditi da zero risultati e centomila chiacchiere. Per carità, non c’è nulla da rimproverare a quanti si sono prodigati nelle ricerche, perlustrando posti angustissimi in ogni ora del giorno e della notte, ma lavate di capo sì a chi mette in giro ciance del tipo: «A 83 anni è fuggito con la badante», che non ha mai avuto. E i documenti sono tutti nel tiretto di casa. Oppure: «Ma era malato di Alzheimer», ma lui non aveva malattie mentali neurodegenerative, anzi era in grado di intendere e volere come possono confermare i medici che lo hanno visitato negli ultimi tempi. Insomma, congetture e idee che nulla hanno a che vedere con la vita di un anziano tranquillo e riservato com’è Benito Della Penna.

Di quest’uomo residente in contrada Piana San Bartolomeo di Guardiagrele, nelle vicinanze del bivio che dalla cittadina porta a Casoli o a Orsogna-Lanciano, non si hanno più notizie dal pomeriggio di mercoledì 15 marzo. La stessa famiglia dice di non sapere che cosa sia accaduto quel giorno, quando Benito uscì per fare la sua consueta passeggiata pomeridiana, tra l’altro raccomandata dai medici per via della sua protesi alla gamba. Anni fa, infatti, Benito, dovette affrontare una delicata operazione chirurgica per asportare il femore sinistro a causa di un osteosarcoma maligno. Quel maledetto 15 marzo, uscì di casa intorno alle 17 dicendo alla moglie Maria Domenica, anche lei 83enne, di andare nella vicina campagna dal genero Raffaele. A quell’ora era quasi buio. Benito Della Penna aveva indosso un giubbotto blu leggero, jeans, un cappello classico, scarpe di pelle, occhiali da vista e l’immancabile stampella azzurra. Aveva sempre un saluto e un sorriso per tutti .
Sabato scorso, dopo alcune settimane di stop alle ricerche, in collaborazione con l’Associazione Penelope, che da tempo è in contatto con la famiglia Della Penna, i volontari della Protezione civile di Pescara e di Pineto - una trentina in tutto - hanno controllato i terreni intorno all’abitazione - anche se la vegetazione è cresciuta rigogliosa con le ultime piogge - in attesa di eventuali nuove risposte da parte della Procura di Chieti.
«Chiediamo alle istituzioni di non abbandonarci nelle ricerche», dice Rosanna, la figlia di Benito, «stiamo vivendo momenti difficili anche perché di papà non è stata trovata alcuna traccia. Se l’avessero investito sulla strada portandone via il corpo, qualcosa di lui si sarebbe trovato tra occhiali in frantumi, bastone e cappello. Tra l’altro passano tante auto nell’orario in cui papà si trovava in strada: qualcuno si sarebbe pur accorto di quanto stava accadendo. La provinciale in quel tratto è abbastanza malridotta, ma lui camminava piano per evitare di cadere».
Della scomparsa di Benito Della Penna si è occupata più volte anche la trasmissione televisiva di Raitre “Chi l’ha visto?”con gli appelli della famiglia e le foto dell’uomo. Resta il fatto che dopo 70 giorni di questo anziano non c’è alcuna traccia nella cittadina.
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