Histonium 1 e 2 sulle sedi dei processi decide la Cassazione

A giorni la scelta del tribunale dove giudicare 21 indagati Tra le accuse spaccio di droga, rapine, estorsioni e usura

VASTO. Terminate le festività natalizie, riprende a pieno ritmo l’attività giudiziaria. Mercoledì 9 gennaio la prima sezione della Corte di Cassazione stabilirà dove dovranno essere giudicati gli indagati delle operazioni antidroga Histonium 1 e 2. La Suprema corte si pronuncerà sul presunto conflitto d’interesse sollevato dai giudici di Lecco. La vicenda infatti partì nel 2006 con una retata in Lombardia che tuttavia aveva una importante appendice in Abruzzo.

I primi a finire in carcere il 4 aprile 2007 furono Michele Pasqualone, 68 anni, e il figlio Domenico, 44 anni residente a Sondalo (Sondrio). Con loro vennero arrestati sette presunti collaboratori. Uno spaccato inquietante che l’8 giugno 2008 diede vita all’operazione Histonium 2. Su richiesta del sostituto procuratore Irene Scordamaglia e del Gip di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, il 10 giugno 2012 è partito a Lecco l’iter processuale per 21 indagati. A giudizio del Pm Scordamaglia sarebbe giusto giudicare gli indagati nella città in cui la presunta organizzazione malavitosa avrebbe commesso il reato più grave: rapina a mano armata.

Non la pensa allo stesso modo il Gup di Lecco che invece ha chiesto alla Corte di Cassazione di separare i processi sui presunti reati commessi nel Vastese da quelli perpetrati in Lombardia. La richiesta del magistrato lombardo non è affatto gradita dalla schiera di avvocati che difendono gli indagati. I difensori chiedono per la vicenda giudiziaria un unico percorso e un solo collegio giudicante.

Mercoledì la Cassazione metterà la parola fine alla vicenda che si trascina ormai da 4 anni stabilendo quando e dove dovranno essere giudicati gli accusati. Oltre a Michele e Domenico Pasqualone sono chiamati in giudizio a vario titolo con le accuse di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, usura, incendi, rapine, porto abusivo e detenzione di armi, Giuseppe Trentin, Francesco D’Esposito, Gianfranco Nettuno, Domenico Graziano, Michele Fiore, Claudio Zinni, Massimo Benedetti, Antonio Battista, Adele Di Pietro, Angelo Alessandrini, Massimiliano Sparvieri, Paolo Zuccolella, Donatella D’Ascenzo, Luigi D’Ercole, Damiano Girone, Walter Di Santo, Marco Lavolla, Fabio Bocco e Antonio Caserio.

L’operazione Histonium 1 scattò a Vasto il 4 aprile 2007. Finirono in manette nove persone con l’accusa di detenzione di armi, esplosivi e rapine. Secondo la procura vastese, gli arrestati si preparavano a minacciare diversi imprenditori del Nord.

In mano agli investigatori finì un agenda. Da quegli appunti il 7 giugno 2008 scattò l'operazione Histonium 2. (p.c.)

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