«I Comuni paghino il dovuto»
Il sindaco di Cupello: solo così si evita l’emergenza.
VASTO. «L’emergenza rifiuti può essere evitata se i Comuni pagano»: va dritto al cuore del problema il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri (Pd) che fa appello al senso di responsabilità dei soci. Da domani i cancelli del Civeta chiudono lasciando i 30 centri del comprensorio alle prese con il mancato smaltimento del pattume. Lo stabilisce una lettera inviata ai Comuni consorziati dal direttore dell’impianto, l’ingegner Luigi Sammartino. Il tecnico parla di «saturazione delle volumetrie». In pratica le aie per lo stoccaggio dei rifiuti sono talmente colme da non poter accogliere altro materiale e la situazione impedisce la produzione di compost, il concime derivante dal trattamento della frazione organica del pattume (forsu).
Per liberare quelle aie bisogna portare i rifiuti altrove. L’unica soluzione, quindi, è mettere mano al portafoglio per consentire al Civeta di pagare, a sua volta, le somme dovute per il conferimento dei rifiuti nelle discarica di Cerratina, a Lanciano (gestita dal Consorzio intercomunale smaltimento rifiuti), e in quella di Isernia, nei cui confronti sono maturati debiti pari a circa quattro milioni di euro, in seguito alla chiusura della vasca annessa all’impianto di riciclaggio e di compostaggio di Valle Cena, avvenuta lo scorso mese di gennaio su disposizione della Regione. «E’ fondamentale liberare le aie dai rifiuti», spiega il sindaco Pollutri, «e questo lo si può fare soltanto pagando. Con Cerratina si sta lavorando per trovare una mediazione. La discarica di Isernia, invece, non accetta la rateizzazione e preme per avere i soldi subito.
Solo se i Comuni pagano si può evitare l’emergenza rifiuti, ma nel corso di una recente assemblea ci sono state alcune amministrazioni comunali che hanno detto chiaramente di non voler anticipare neanche un centesimo di quanto dovuto. Tra queste c’è il Comune di Vasto che ora sta cercando di trovare un sito alternativo. Mi chiedo», conclude Pollutri, «se questo Comune si sarebbe comportato diversamente qualora il consorzio Civeta fosse stato allocato nel proprio territorio», conclude polemico il sindaco di Cupello. Contrariamente ad altre amministrazioni comunali che hanno preso con le molle l’ultimatum del Civeta, convinte come sono che l’allarme sia destinato a rientrare, Vasto ha iniziato a lavorare da venerdì scorso a un piano di emergenza, contattando alcune discariche della zona e anche del Molise.
Oggi, tra l’altro ironia della sorte, prende il via in città la settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile che termina il 15 novembre. L’iniziativa, promossa e patrocinata dall’Unesco, prevede una serie di appuntamenti in stretta collaborazione con le associazioni cittadine e con le scuole: visite guidate, mostre, passeggiate ecologiche, manifestazioni ed incontri su tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla mobilità urbana.
Per liberare quelle aie bisogna portare i rifiuti altrove. L’unica soluzione, quindi, è mettere mano al portafoglio per consentire al Civeta di pagare, a sua volta, le somme dovute per il conferimento dei rifiuti nelle discarica di Cerratina, a Lanciano (gestita dal Consorzio intercomunale smaltimento rifiuti), e in quella di Isernia, nei cui confronti sono maturati debiti pari a circa quattro milioni di euro, in seguito alla chiusura della vasca annessa all’impianto di riciclaggio e di compostaggio di Valle Cena, avvenuta lo scorso mese di gennaio su disposizione della Regione. «E’ fondamentale liberare le aie dai rifiuti», spiega il sindaco Pollutri, «e questo lo si può fare soltanto pagando. Con Cerratina si sta lavorando per trovare una mediazione. La discarica di Isernia, invece, non accetta la rateizzazione e preme per avere i soldi subito.
Solo se i Comuni pagano si può evitare l’emergenza rifiuti, ma nel corso di una recente assemblea ci sono state alcune amministrazioni comunali che hanno detto chiaramente di non voler anticipare neanche un centesimo di quanto dovuto. Tra queste c’è il Comune di Vasto che ora sta cercando di trovare un sito alternativo. Mi chiedo», conclude Pollutri, «se questo Comune si sarebbe comportato diversamente qualora il consorzio Civeta fosse stato allocato nel proprio territorio», conclude polemico il sindaco di Cupello. Contrariamente ad altre amministrazioni comunali che hanno preso con le molle l’ultimatum del Civeta, convinte come sono che l’allarme sia destinato a rientrare, Vasto ha iniziato a lavorare da venerdì scorso a un piano di emergenza, contattando alcune discariche della zona e anche del Molise.
Oggi, tra l’altro ironia della sorte, prende il via in città la settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile che termina il 15 novembre. L’iniziativa, promossa e patrocinata dall’Unesco, prevede una serie di appuntamenti in stretta collaborazione con le associazioni cittadine e con le scuole: visite guidate, mostre, passeggiate ecologiche, manifestazioni ed incontri su tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla mobilità urbana.