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I fondi per dragare il porto bloccati da due anni

VASTO. 3 maggio 2011: «La Regione ha concesso a Vasto due milioni di euro per permettere l’escavazione dei fondali del bacino portuale». Questo l’annuncio dell’assessore regionale ai Trasporti,...

VASTO. 3 maggio 2011: «La Regione ha concesso a Vasto due milioni di euro per permettere l’escavazione dei fondali del bacino portuale». Questo l’annuncio dell’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra (Pdl) nel corso di una visita a Punta Penna. «Non appena verrà sbrigata la procedura burocratica partiranno i lavori». 8 giugno 2013: Punta Penna aspetta ancora i due milioni. Nonostante l’avvio e il successo del traffico delle navi porta container, le richieste degli operatori e le rassicurazioni della Regione, dai fondali di Punta Penna non è stato dragato neppure un secchiello di fango.

Già due anni fa l’autorità marittima sollecitava l’escavazione per permettere agli imponenti cargo provenienti dal Sudamerica di attraccare senza problemi. La prossima settimana il comandante Giuliano D’Urso dovrà raggiungere Roma per verificare il via libera al nuovo piano regolatore portuale. Presto il porto avrà un nuovo Prg e vecchi fondali.

Eppure il bacino istoniense inserito come crocevia di un sistema integrato di infrastrutture logistiche, continua a crescere nonostante la crisi. Le grandi industrie guardano allo scalo marittimo con sempre maggiore interesse. I due terzi del sistema produttivo regionale insistono su Vasto.

Non basta: Punta Penna non riesce a conquistare l’interesse del governo regionale. «Le promesse vanno mantenute», insistono gli operatori e i cittadini che non nascondono di essere delusi dalla pioggia di annunci smentiti dai fatti. «È successo con l’annuncio del nuovo lospedale San Pio. Poi è toccato all’autoporto. Il porto aspetta da due anni due milioni di euro più volte promessi. E non tirassero fuori la crisi. È un alibi che non regge più. Altrove i finanziamenti arrivano, ora hanno aumentato anche il numero di consiglieri e quindi di stipendi. A Vasto i soldi erano stati promessi nel 2011 .Che fine hanno fatto?».

Alla stessa domanda formulata a maggio 2012, la Regione aveva risposto che si erano verificati imprevisti al ministero ma che l’iter burocratico era prossimo al traguardo.

Sono trascorsi altri 13 mesi ed è tutto come prima. (p.c.)

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