I garage trasformati in case del sesso

Controlli antiprostituzione in due condomini della riviera: appartamenti affittati in modo abusivo. Tre denunciati

SAN SALVO. Garage trasformati in appartamenti, uffici che ospitano nuclei familiari e rimesse trasformate in alcove. La polizia municipale di San Salvo dalle diffide passa ai fatti. Tre persone sono state denunciate in seguito a una serie di verifiche contro gli abusi edilizi, eseguite alla Marina dagli agenti coordinati dal comandante Saverio Di Fiore.

Gli ultimi controlli in ordine di tempo hanno riguardato i condomini Aretusa e Apollo XIII. «Il blitz si è concluso con la segnalazione all’autorità giudiziaria del proprietario di un garage adibito ad abitazione e di due sudamericane che occupavano un immobile in via Berlinguer», fa sapere il Comune con una nota firmata dal sindaco Tiziana Magnacca. «Sono controlli», spiega il primo cittadino, «che in passato non sono mai stati eseguiti. D’ora in poi non sarà tollerata più alcuna forma di illegalità».

La polizia municipale sta controllando, in particolare, i garage che sono stati trasformati in appartamenti e gli uffici che hanno una destinazione diversa o che invece ospitano le famiglie. «I controlli», spiega il responsabile della polizia municipale, il tenente Di Fiore, «interesseranno tutto il territorio di San Salvo Marina. L’obiettivo è ripristinare la legalità. Questo tipo di verifiche mira a debellare il triste fenomeno della prostituzione, con le seconde case al mare affittate nel periodo invernale, il più delle volte, in maniera abusiva. Abbiamo già provveduto a segnalare alla magistratura nomi e dati sulla gestione dell’affare prostituzione», fa sapere Di Fiore.

E i proprietari degli immobili rischiano grosso. In Liguria i giudici hanno condannato a tre anni di carcere (disponendo la confisca della casa) il proprietario di un appartamento che durante l’inverno veniva utilizzato per incontri a luci rosse. Ed è quello che potrebbe capitare ai proprietari degli appartamenti di San Salvo Marina trasformati in case d’appuntamento. La polizia municipale qualche giorno fa, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini esasperati, ha scoperto nuove alcove. Ai proprietari potrebbe essere contestato il favoreggiamento. L’amministrazione comunale intende scoraggiare con ogni mezzo il fenomeno e ridare alla riviera la dignità che merita.

Insieme ai proprietari rischiano anche le agenzie che hanno redatto il contratto di locazione. L’operazione dei vigili prosegue e non è detto che non porti a nuovi risvolti. Non sarebbe la prima volta. Sei anni fa la polizia di Vasto scoprì una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione tra Vasto e San Salvo. Quattro persone che gestivano l’attività di sette appartamenti finirono in carcere.

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