MOZZAGROGNA
I lavoratori cantano l'inno di Mameli ai dirigenti Faist / VIDEO
Si affida all'ironia e alla dignità la protesta davanti alla sede di Confindustria di 16 addetti, tante mamme con figli, messi fuori da un'azienda nel pieno della produzione
LANCIANO. E' sera quando i dirigenti della Faist escono dalla sede di Confindustria e s'infilano frettolosamente nelle auto. Ma i loro dipendenti sono ancora lì ad aspettarli. Sono stati davanti ai cancelli della sede di Confindustria di Mozzagrogna (Chieti) dalle due del pomeriggio.
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Hanno le mani intirizzite e qualche figlio al seguito. Perché la maggior parte dei 16 dipendenti della fabbrica di sensori per le turbine delle auto, che ha chiuso nel pieno della produzione e che ha portato via i macchinari prima ancora di spedire le lettere di licenziamento, sono donne e hanno figli, famiglia e pensieri a cui badare oltre che organizzare un picchetto. Quelle donne che non hanno mai fatto un'assenza ingiustificata, e che per dieci anni non hanno mai chiesto un premio, nè un aumento, sono davanti ai loro dirigenti ad applaudirli, a sfidarli con l'arma dell'ironia e una grande dignità.
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