sentenza

I Serano alla Serfina non devono nulla

CHIETI. Il credito di circa 500 mila euro vantato dalla banca Serfina di Chieti nei confronti della famiglia di imprenditori Serano è stato annullato dal tribunale di Chieti. La vicenda tra l’istituto...

CHIETI. Il credito di circa 500 mila euro vantato dalla banca Serfina di Chieti nei confronti della famiglia di imprenditori Serano è stato annullato dal tribunale di Chieti. La vicenda tra l’istituto di credito teatino e la nota famiglia di imprenditori teatini vede la sua conclusione civile.

Il credito vantato dalla banca nei confronti di Lorella Serano non esiste, perché ampiamente restituito, dice il giudice, così comeil tribunale ha annullato la fidejussione.

Pende davanti al giudice penale la vicenda che per gli stessi fatti vede l’ex direttore della banca teatina Romeo Di Fonzo, imputato di estorsione. Il processo con rito abbreviato, procedura alternativa chiesta dallo stesso imputato, si celebrerà il 20 dicembre.

Tornando la processo civile il tribunale ha accolto la tesi della famiglia Serano (sostenute dagli avvocati Daniele Cozza e Alessandro Peca), che si era opposta al decreto ingiuntivo dei legali della banca e dopo il quale i beni degli imprenditori erano già stati messi all’asta.

La banca dopo la denuncia degli imprenditori subì anche una ispezione della Banca d’Italia, nella quale si sosteneva che una gestione della Serfina poco oculata.

Grande la soddisfazione della famiglia Serano anche se non sparisce l’amarezza di tutte le conseguenze a livello econimico e morale che la famiglia ha dovuto subire. In attesa della definizione della causa penale curata dall’avvocato Luca Sarodi la famiglia Serano sta attivando tutte le procedure per salvaguardare i beni della famiglia ancora sottoposti ad asta giudiziaria e per vedere riconosciuti e quantificati tutti i danni subiti in questi anni.

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