rifiuti, sfiduciato il Cda

I sindaci-soci dell’Ecolan convocano l’assemblea

LANCIANO. È braccio di ferro tra i 21 sindaci di centrosinistra del consorzio smaltimento rifiuti e la dirigenza Ecolan, la società proprietaria della discarica di Cerratina. La convocazione di un’as...

LANCIANO. È braccio di ferro tra i 21 sindaci di centrosinistra del consorzio smaltimento rifiuti e la dirigenza Ecolan, la società proprietaria della discarica di Cerratina. La convocazione di un’assemblea straordinaria dei sindaci-soci sulla revoca del consiglio di amministrazione e la nomina di un nuovo gruppo dirigente era prevista per oggi. Ma il presidente della EcoLan, Gianpanfilo Tartaglia, ancora non ha inoltrato le convocazioni ai 53 i sindaci-soci rimandando la questione «entro il 21 marzo». A questo punto, però, i sindaci stanno valutando di convocare lo stesso l’assemblea prima del 21 marzo.

Lo statuto dell’EcoLan prevede, infatti, che il presidente dell’assemblea dei soci, in questo caso il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, «in caso di impossibilità di tutti gli amministratori o di loro inattività», possa «convocare l’assemblea straordinaria». L’assemblea può essere anche convocata «mediante provvedimento del tribunale su richiesta dei soci che rappresentano almeno un decimo del capitale sociale».

La sfiducia al Cda EcoLan è stata firmata da 21 comuni su 53 che rappresentano oltre la metà del capitale sociale. Questi i comuni-soci: Lanciano, Fossacesia, Altino, Frisa, Treglio, Tornareccio, Archi, Casoli, Lama dei Peligni, Sant’Eusanio, Ortona, Roccascalegna, Gessopalena, Torricella Peligna, Colledimacine, Taranta Peligna, Montenerodomo, Palena, Torino di Sangro, Pietraferrazzana e Arielli.

La richiesta di azzeramento del Cda EcoLan era nell’aria da tempo. Ad aggravare ulteriormente le cose è stata la recente emergenza sul conferimento e trattamento dei rifiuti indifferenziati, «l’ennesima» a detta dei sindaci. Dover conferire in un impianto privato invece che all’Aciam di Aielli, con la conseguente chiusura dell’impianto mobile di Cerratina, ha fatto lievitare i costi dei comuni sui rifiuti di svariate migliaia di euro. E dietro l’angolo c’è anche la scadenza della deroga concessa ai 53 comuni di EcoLan dall’impianto Deco di Casoni, l’unico della regione disponibile a ricevere e a trattare i rifiuti: entro il 28 febbraio i sindaci dell’EcoLan devono firmare un nuovo e più costoso contratto. (d.d.l.)

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