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Il 20 la sentenza sul Centro direzionale
ATESSA. Dopo tre rinvii bisogna aspettare il 20 settembre per conoscere la decisione del tribunale di Lanciano sull’area del Centro direzionale. L’attesa si riveste d’interesse perché il Comune...
ATESSA. Dopo tre rinvii bisogna aspettare il 20 settembre per conoscere la decisione del tribunale di Lanciano sull’area del Centro direzionale. L’attesa si riveste d’interesse perché il Comune saprà se rientrerà in possesso dell’area del cantiere, ora affidata alla ditta appaltatrice dei lavori di costruzione mai eseguiti, oppure se dovrà ancora aspettare.
A giugno, pochi giorni prima della precedente data fissata dal tribunale, don Claudio Pellegrini, parroco di San Vincenzo Ferrer, celebrò una messa in prossimità del cantiere affinché Dio illuminasse «Le menti di chi può sbloccare quell’area così importante per noi».
La storia, almeno per gli atessani, è arcinota. Il progetto per il Centro direzionale ha avuto inizio nel 2004 e a Piazzano dovevano essere realizzati in 6.500 metri quadrati di superficie: una sala polifunzionale, appartamenti, servizi e uffici comunali decentrati che avrebbero dovuto cambiare il volto della zona grazie anche a due torri alte 23 metri. L’appalto fu vinto dalla Europiemme alla quale il Comune cedette i terreni. All’ente sarebbero dovuti andare 150 mila euro oltre alla sala polifunzionale. Il contratto con la ditta fu compilato il 4 giugno 2008, entro 6 mesi sarebbero dovuti iniziare i lavori cosa che è stata fatta con il semplice sbancamento dell’area, poi tutto si è fermato. Il contratto prevedeva la riconsegna delle opere destinate al Comune entro giugno 2010 pena il pagamento di una fideiussione di un milione di euro oltre alla restituzione del terreno. A gennaio 2013 la giunta comunale guidata da Nicola Cicchitti votò la risoluzione della convenzione-contratto con la ditta con l’avvio del procedimento per rientrare nella disponibilità dell’area.
Matteo Del Nobile
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