Il bambino cieco e l’abbraccio con il Papa

Emanuele aveva scritto in braille al Pontefice: mercoledì scorso l’incontro e il bacio sulla guancia

VASTO. I suoi occhi non vedono, in compenso ha una sensibilità e una determinazione non comune. Ed è stato per questo che Emanuele, 7 anni, scolaro non vedente di Vasto, seguendo l'attività di papa Francesco ha capito che quel pontefice era speciale. Ha deciso di scrivergli. Lo ha fatto in “braille”, la scrittura dei non vedenti.

Emanuele ha raccontato al Santo Padre il suo più grande desiderio: poterlo abbracciare. Papa Francesco ha letto quel messaggio e non ha perso tempo a rispondere. Mercoledì Emanuele era a Roma in piazza San Pietro insieme a migliaia di altri fedeli. Era lì perché papa Francesco lo aspettava. Non appena ha terminato di parlare alla folla il Papa, come sua abitudine, è sceso fra loro stringendo le mani e accarezzando anziani, malati e bambini. Poi, nel corso dell’udienza generale, è arrivato davanti a lui, il piccolo Emanuele. Il Santo Padre lo ha preso in braccio stringendolo al petto e accostando il viso a quello del bambino per trasmettere meglio il proprio affetto. Per Emanuele è stata una emozione inenarrabile, ma lo è stata anche per la mamma del bambino.

«Emanuele è un bambino delicato: fragile come il cristallo ma molto determinato», ha spiegato la donna in una intervista rilasciata al quotidiano l’Osservatorio Romano, l’organo di informazione ufficiale della Città del Vaticano. «Il bambino ha deciso che voleva e doveva incontrare il Papa. Ha scritto al capo della Chiesa cattolica esprimendo il suo desiderio più grande».

E ancora una volta il Papa non ha deluso un suo piccolo fedele. «Mercoledì all’udienza generale in Vaticano il suo sogno è stato esaudito», racconta la mamma di Emanuele. «Ha preso il mio bambino lo ha sollevato e lo ha stretto forte forte in un lungo abbraccio». Un dono bellissimo per il piccolo vastese che non è riuscito a contenere la propria gioia. Un gesto d’amore infinito da parte del capo della Chiesa che così come aveva promesso dopo la sua elezione non ha mai smesso neppure per un minuto di essere soprattutto un uomo. Il medico delle anime. Una guida e un punto di riferimento per i più bisognosi. «Quell’abbraccio rimarrà un momento indimenticabile nella vita di mio figlio», ha detto riconoscente la mamma di Emanuele. (p.c.)

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