nucleo investigativo di pescara. la donna deve scontare quasi 19 anni di reclusione 

Il blitz a casa della zia latitante scovata dai carabinieri dopo 7 anni

PESCARA. C’è anche il grande lavoro del Nucleo investigativo dei carabinieri di Pescara dietro il ritrovamento della piccola Sara (nome di fantasia). La bambina, a ora di pranzo di ieri, era a...

PESCARA. C’è anche il grande lavoro del Nucleo investigativo dei carabinieri di Pescara dietro il ritrovamento della piccola Sara (nome di fantasia). La bambina, a ora di pranzo di ieri, era a Duisburg, nell’appartamento della zia paterna che i militari diretti dal capitano Giuseppe Sicuro stavano cercando da tre mesi, ancor prima della scomparsa della piccola. E ieri, su mandato europeo chiesto dalla procura di Pescara che ha coordinato le indagini, dopo le risultanze investigative dei miliari del comando provinciale pescarese, la polizia tedesca è andata ad arrestare la 49enne. Pescarese, condannata a 18 anni, 11 mesi e 20 giorni di reclusione e a pagare una multa di 51.800 euro, poiché ritenuta responsabile di produzione, vendita, acquisto illecito di stupefacenti ed evasione (reati commessi nel capoluogo adriatico tra il 2006 e il 2017) era irreperibile da sette anni e inserita nell’elenco dei primi 50 latitanti pericolosi redatto dal dipartimento centrale Polizia criminale del ministero dell’Interno. Ma grazie al lavoro certosino dei carabinieri del reparto Operativo del comando provinciale, è stata individuata in Germania.
Decisive, ai fini delle indagini, le intercettazioni e l’analisi economica dei movimenti bancari tra la Germania e l’Italia.
È stato proprio monitorando il movimento del denaro che a poco a poco gli investigatori sono riusciti a ricostruire la struttura familiare della donna, madre di cinque figli, di cui due maggiorenni e come lei a Duisburg, in Germania.
Il resto lo hanno fatto i proficui scambi info-investigativi avviati tramite l’Enfast, la rete internazionale di cooperazione delle forze di polizia che, con le informazioni degli investigatori pescaresi, alla fine ha consentito di trovare la donna. E con lei, la piccola Sara. (s.d.l.)