Il campetto sporco sfratta i bambini dal parco dei giochi
Via Pescara: immondizia, vetri rotti e siringhe tra le erbacce I residenti al Comune: pulizia e più controlli durante la notte
CHIETI. «Siamo stanchi di dover provvedere in prima persona alla pulizia del campetto, un tempo realizzato per i bambini del quartiere». È la protesta dei residenti di via Pescara, angolo via Rocca Morice che chiedono al Comune di ricordarsi della loro esistenza e di programmare, di tanto in tanto, interventi di pulizia.
«Il campetto è stato sistemato nel 2004 e, progressivamente, è stato abbandonato» racconta un residente «fino a qualche anno fa ci eravamo presi l’onere di provvedere alla pulizia, ma da qualche mese a questa parte la situazione non è più gestibile». Cancello di ferro divelto, e campetto invaso all’interno da bottiglie, cartacce e vetri rotti. Qualcuno giura di aver visto tra le erbacce anche delle siringhe usata. «Un ambiente pericoloso» continuano «sicuramente non adatto ai giochi dei bimbi» proseguono gli abitanti.
«Di notte poi» proseguono «quel campetto diventa terra di nessuno. Spesso molti avventori, soprattutto universitari, che frequentano un noto locale della zona, si annidano nel campetto. Bevono, fanno schiamazzi e gettano in terra ogni genere di rifiuto. Alcune zone della struttura sono diventate un tappeto di vetri rotti». Gli abitanti della zona chiedono al Comune interventi urgenti. «Anche perché sappiamo che altre piccole oasi per bambini, in città sono state sistemate. Qui, invece, da anni non si vede neppure l’ombra di un operaio a fare un po’ di pulizia. Questo è quartiere molto popoloso e ci sono tanti bambini. È giusto che la struttura venga restituita a loro. Non è giusto che i più piccoli rimangano chiusi in casa quando potrebbero avere la possibilità di giocare in tutta sicurezza sotto lo sguardo dei genitori». Per prima cosa dovrebbe essere riparato il cancello d’ingresso, poi occorre armarsi di guanti e palette per liberare l’ambiente dai rifiuti, soprattutto quelli pericolosi come le siringhe. Ma non basta. «Per mantenere il luogo pulito e decoroso» proseguono gli abitanti «occorrerebbero più controlli anche da parte delle forze dell’ordine. Specialmente di notte».
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