a processo un dipendente delle autolinee cerella 

«Il collega mi ha investito», ma è falso: autista sott’accusa

VASTO. Cinque anni fa aveva accusato un collega, autista di bus, di averlo investito presentando una querela nei suoi confronti. Al termine delle indagini, gli investigatori hanno ricostruito in modo...

VASTO. Cinque anni fa aveva accusato un collega, autista di bus, di averlo investito presentando una querela nei suoi confronti. Al termine delle indagini, gli investigatori hanno ricostruito in modo completamente diverso l’incidente avvenuto sul piazzale delle autolinee Cerella il 26 ottobre 2015. A.L., che a supporto della accuse contro il collega P.M. si era fatto anche ricoverare in ospedale, adesso da accusatore diventa accusato. Mercoledì l’autista comparirà davanti al giudice del tribunale di Vasto, Stefania Izzi, per rispondere di calunnia. P.M., assistito dall’avvocato Fiorenzo Cieri, da subito si era difeso raccontando che A.L. si era messo davanti al bus per poi gettarsi a terra. L’azienda decise di avviare un’indagine interna, da cui non scaturirono responsabilità a carico di P.M. Il sindacato, a sua volta, invocò chiarezza sull’accaduto. «Sono state le forze dell'ordine ricostruire nel dettaglio vicenda», spiega l’avvocato Cieri. «Il mio cliente non ha mai avuto intenzione di investire il collega. La ricostruzione dei fatti lo ha escluso. Certo, a seguito della querela e della pubblicità negativa ricevuta da quell’episodio ha subito un danno. È stato male anche fisicamente e per questo, quando l'inferno per lui è finito, ha deciso di querelare a sua volta A.L. È una questione di giustizia». A.L. rischia ora una pesante condanna. La vicenda dunque approda nuovamente davanti al giudice del tribunale di Vasto a ruoli invertiti. L’imputato sarà difeso dall’avvocato Benedetto Graziano del foro di Foggia. In aula è prevista battaglia e non sono esclusi nuovi colpi di scena: la vittima ha deciso di costituirsi parte civile. (p.c.)