Il Comune rivuole l’ex ospedale
Guardiagrele. Il sindaco scrive a Asl e Regione per riavere la proprietà dell’edificio
GUARDIAGRELE. Il Comune di Guardiagrele rivendica la proprietà dell’ex ospedale di via Marrucina. Con una lettera indirizzata al direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, e per conoscenza, all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, il sindaco Donatello Di Prinzio ha infatti chiesto che la struttura dell’ex ospedale di via Marruccina, venga rimossa da qualsiasi bando e tolta dai beni di proprietà della Asl, perché considerata di proprietà del Comune di Guardiagrele, a seguito della reintegra da parte dello stesso, con autorizzazione della Regione Abruzzo. «Dopo un’attenta analisi degli atti redatti negli ultimi anni, presenti in Comune», precisa Di Prinzio, «abbiamo infatti potuto verificare che il terreno su cui sorge il vecchio ospedale appartiene al Comune di Guardiagrele, così come di conseguenza la struttura che vi è sopra costruita. Comunicando questo alla Asl», aggiunge Di Prinzio, «abbiamo anche ribadito la volontà del Comune, di riprendere a pieno titolo la proprietà dell’edificio di via Marrucina, sede del vecchio ospedale cittadino». Il primo cittadino, evidenzia quindi che per il Comune, con la nota inviata alla Asl e alla Regione, la vicenda dovrebbe considerarsi conclusa. «Con entrambe», sottolinea Di Prinzio, «dovremmo ora solo aprire un ultimo dialogo per definire tutti i necessari atti per rientrare in possesso della struttura e pensare successivamente ad una sua riqualificazione, visto che attualmente rappresenta solo un detrattore ambientale alla porte della città». Di Prinzio, ricorda poi che negli ultimi tempi l'amministrazione ha anche interloquito con i vertici della Asl per risolvere il problema con un accordo bonario, senza però arrivare ad alcuna soluzione. «Noi, però, siamo pronti ad andare avanti per la nostra strada, per riacquisire la proprietà dell'immobile e proseguire poi con uno studio per la sua riqualificazione, in modo che possa essere utilizzato per attività a favore della collettività. Con la nostra nota», conclude Di Prinzio, «si chiude anche quella che è stata la richiesta di informazioni sulla vicenda, precedentemente fatta alla Asl e alla Regione dall'ex sindaco Franco Caramanico».
Giovanni Iannamico
Giovanni Iannamico