Il Diocleziano diventa parco con aree a tema
Nel polmone verde della città spazi riservati a scuole, orti, animali da cortile e attività motoria
LANCIANO. Un’associazione, Atlantide, che ha ottenuto la gestione triennale del parco Diocleziano; altre associazioni, al momento una decina tra culturali,artistiche, di volontariato, di memoria storica, pronte ad aiutarla in iniziative che permettano finalmente all’area verde della città - costata due milioni e 500mila euro - di vivere ogni giorno. Iniziative mosse da precisi valori messi nero su bianco su una “Carta dei principi” sottoscritta sabato scorso proprio nel parco, da Atlantide e dalle associazioni di volontariato invitate.
Principi come la tolleranza tra i popoli, il rispetto delle diversità, la salvaguardia dell’ambiente, la solidarietà sociale, l’uguaglianza dei diritti, la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, ambientale e naturale nonché delle tradizioni locali, ricerca sociale e promozione culturale, sviluppo del turismo sociale e promozione turistica. O ancora: diffusione della pratica sportiva per il miglioramento degli stili di vita, della condizione fisica e psichica nonché delle relazioni sociali, ecosostenibilità.
«L’obiettivo primario», dice Carlo Nereo, presidente di Atlantide, «è infatti la costituzione di una rete di associazioni e di cittadini, che non sono semplici utenti, che dovrà stimolare l’amministrazione comunale e la cittadinanza sulle nostre proposte coinvolgendo tutto il tessuto sociale e attrarre turisti. Il tutto per riqualificare il parco che è visto come una risorsa».
Propositi che devono, però, trasformarsi in progetti concreti che avranno l’arduo compito di risollevare e far vivere quella che è purtroppo considerata una cattedrale nel deserto, che dal 2008 è vuota e spesso meta più dei vandali che dei visitatori.
I turisti, poi, non esistono. Ma anche in questo caso Atlantide ha le idee piuttosto chiare visto che vorrebbe anche dividere le zone del parco in una sorta di aree tematiche: una sarà destinata ad orto urbano e piante officinali, utile anche per realizzare attività di educazione ecologica, compostaggio, buona alimentazione per le scuole; un’altra area sarà destinata ai giochi per bambini; ci sarà l’area per i cani e ricovero animali da cortile; quella per attività motoria e sportiva; per spettacoli, eventi. Aree diverse per attività polivalenti che possano conquistare grandi e piccini nella speranza che il parco possa finalmente vivere ogni giorno. In fondo è quello che chiede la cittadinanza.
Teresa Di Rocco
©RIPRODUZIONE RISERVATA