Il Fenaroli torna agibile ma la stagione teatrale salta

Via libera agli spettacoli dopo quattro mesi di lavori dagli iniziali 15 giorni Spesi 80 mila euro: adesso mancano i fondi per organizzare le manifestazioni

LANCIANO. Il teatro Fenaroli ha il certificato antincendio e la conseguente agibilità. Dopo 4 mesi di attesa e ben 80mila euro spesi, il Comune è riuscito a chiudere la questione della messa in sicurezza del teatro e a far rialzare il sipario. Ma questo aspetto positivo ha ripercussioni importanti sulle casse comunali già messe a dura prova. Ripercussioni che possono far saltare la prossima stagione teatrale.

«Finalmente la Commissione provinciale pubblici spettacoli e i vigili del fuoco provinciali hanno rilasciato il certificato antincendio definitivo», dice il sindaco Mario Pupillo, «ma questa opera di messa in sicurezza, che ricordo andava fatta dal 1998, anno della riapertura, c’è costata ben 80mila euro. Questa la cifra spesa per lavori di muratura, fatti in economia dagli operai del Comune, impianti di illuminazione, caldaie, automatismi cappa antifumo sul palcoscenico, scalette, uscite di scurezza».

Lavori che sono emersi man mano che i vigili del fuoco procedevano con le verifiche. Ben cinque i sopralluoghi effettuati in quattro mesi di lavoro in cui i vigili hanno controllato centimetro per centimetro il teatro, trovando sempre nuove imperfezioni. Lavori che dovevano durare al massimo 15 giorni e costare15mila euro.

«Quelle erano le previsioni in base al sopralluogo fatto», riprende Pupillo, «per questo abbiamo iniziato gli interventi il 3 marzo, quando la stagione teatrale era in corso. Sarebbero bastati pochi giorni e si poteva tornare tranquillamente a teatro». Così non è stato e i lavori e la mancata riapertura hanno provocato danni enormi alla stagione teatrale con spettacoli cancellati o spostati. Il teatro dialettale ha chiuso i battenti in anticipo, la prosa ha subito delle modifiche, molti i biglietti e gli abbonamenti rimborsati. Sono saltati anche i saggi di fine anno delle scuole di danza frentane costrette ad emigrare tra Castel Frentano e Chieti.

«C’è stata una perdita di circa 30mila euro», dice il sindaco, «sono soldi di un mancato guadagno che si vanno a sommare agli 80mila euro e ci sono stati anche disservizi di cui purtroppo non siamo responsabili. Dove troviamo i soldi in un bilancio già fatto di tagli? La prossima settimana ci sarà una riunione della deputazione teatrale e credo che a rimetterci sarà la stagione prossima 2014/2015 che salterà, se non interverranno neanche le associazioni cittadine».

Ora la partita dell’agibilità e del certificato anticendio si sposta all’ippodromo.

Teresa Di Rocco

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