Il mistero di Renata: scende dal treno per cercare il figlio e poi scompare
Da 19 giorni nessuna traccia dell’artista di 64 anni residente ad Ancona. Aveva avvertito gli amici del viaggio a Giulianova. La vicenda a “Chi l’ha visto?”
CHIETI. È partita da Ancona per andare a trovare il figlio a Giulianova e da allora di Renata Rapposelli, 64 anni, pittrice originaria di Chieti ma residente ad Ancona, non ci sono più tracce. I carabinieri la cercano da 19 giorni, ma nulla. L’ultima volta che gli amici l’avevano sentita, il 9 ottobre scorso, aveva detto che era diretta alla stazione di Ancona per salire su un treno alla volta dell’Abruzzo. Si è poi scoperto che dal figlio, Simone Santoleri, a Giulianova la pittrice ci è effettivamente arrivata. L’incontro annunciato ci sarebbe stato e, riabbracciato il figlio, la donna sarebbe ripartita da Giulianova probabilmente verso casa. Ma questo particolare è ancora da accertare, perché è effettivamente da questo momento che di lei non si sa più nulla. A lanciare l’allarme sono stati proprio gli amici, in particolare quelli del gruppo religioso che la donna frequentava ad Ancona. In città e nel mondo dell’arte era conosciuta come la pittrice “Reny”. Per molto tempo aveva gestito un piccolo atelier nel centralissimo corso Amendola nel capoluogo marchigiano. Nel laboratorio la donna dipingeva, esponeva le sue opere e le vendeva. La passione per l’arte l’aveva caratterizzata sin da piccola. Per perfezionarsi aveva frequentato l’accademia delle Belle Arti dell’Aquila. E nel settore si era fatta un nome. I suoi dipinti, si legge nella sua biografia autorizzata, «si trovano in numerose collezioni private nazionali ed estere e sono presenti in numerosi cataloghi nazionali e internazionali quali: New Art 2000 II edizione; Aspetti Storici dell’Arte Contemporanea; l’Elite Varese; il Dizionario Enciclopedico - Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea» ed altre.
Il laboratorio di corso Amendola, però, era stata costretta a chiuderlo. Pare che negli ultimi anni fosse stato per lei economicamente troppo oneroso continuare a tenere aperta la bottega artistica.
Gli amici descrivono la pittrice come una donna aperta e amante della compagnia. In tanti l’hanno cercata due giorni fa per il suo compleanno, senza poterle fare gli auguri per il sessantaquattresimo anno. La cerchia di amicizie più strette ha deciso di rivolgersi anche alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto dedicata alle persone scomparse. La scheda con la sua fotografia riporta il messaggio che il 9 ottobre la donna ha inviato a uno degli amici del gruppo religioso per dirgli che stava andando in Abruzzo a trovare il figlio.
A Giulianova c’è anche l’ex marito della pittrice, Giuseppe Santoleri, che ha incontrato i carabinieri per fornire qualche particolare che potesse essere d’aiuto nelle ricerche della donna. (a.i.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il laboratorio di corso Amendola, però, era stata costretta a chiuderlo. Pare che negli ultimi anni fosse stato per lei economicamente troppo oneroso continuare a tenere aperta la bottega artistica.
Gli amici descrivono la pittrice come una donna aperta e amante della compagnia. In tanti l’hanno cercata due giorni fa per il suo compleanno, senza poterle fare gli auguri per il sessantaquattresimo anno. La cerchia di amicizie più strette ha deciso di rivolgersi anche alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto dedicata alle persone scomparse. La scheda con la sua fotografia riporta il messaggio che il 9 ottobre la donna ha inviato a uno degli amici del gruppo religioso per dirgli che stava andando in Abruzzo a trovare il figlio.
A Giulianova c’è anche l’ex marito della pittrice, Giuseppe Santoleri, che ha incontrato i carabinieri per fornire qualche particolare che potesse essere d’aiuto nelle ricerche della donna. (a.i.)
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