Il nuovo ospedale di Chieti costerà un miliardo in meno
Febbo ottiene dal dg Flacco le carte del project financing corretto: restano 498 posti letto ma aumentano i parcheggi
CHIETI. Il nuovo ospedale che il gruppo Maltauro vuole realizzare accanto al policlinico di Colle dell’Ara costerà un miliardo in meno rispetto a quanto era stato preventivato nel primo project financing. Il numero di posti letto previsto è lo stesso del progetto originario, vale a dire 437, cui però deve essere aggiunto il numero dei posti di Day Hospital e Day Surgery, pure questo rimasto invariato a 61. Cosicché il numero complessivo è di 498, tanti quanti ce ne sono oggi. Sale, invece, il numero dei parcheggi, che passa da 682 a 1.071 (tra riservati, liberi e a pagamento e pare che ad aumentare maggiormente possano essere proprio quelli a pagamento). Si ridurrebbe, infine, la cubatura complessiva.
È quanto si evince da una prima approssimativa lettura fatta dal consigliere regionale Mauro Febbo, presidente della Commissione di vigilanza, che ieri mattina si è recato negli uffici della direzione della Asl e ha incontrato il direttore generale Pasquale Flacco per poter acquisire finalmente le carte del nuovo project, così come è stato rimodulato dal gruppo Maltauro.
Il primo progetto, che già aveva subìto un cambiamento, è stato revisionato e ripresentato il 19 luglio, tenendo anche conto dei nuovi dettami fissati dal decreto Madia sul codice degli appalti. Il consigliere regionale teatino, da presidente della Commissione di vigilanza, ha chiesto da tempo di poterlo visionare e ieri mattina Flacco ha mantenuto la promessa e glielo ha messo a disposizione. L’analisi deve essere ancora approfondita, ma qualche differenza tra il primo e il secondo project già si è potuta cogliere. A partire da quella più grande di tutte, vale a dire il costo complessivo dell’opera che comprende non solo il manufatto ma anche una serie di servizi come lavanderia vigilanza, macchinari, manutenzione e fornitura medicinali ecc... Il costo scende dai 3.268.000.000 preventivati all’inizio agli attuali 2.303.552.000 euro. «Un risparmio di circa un miliardo di euro!», commenta Febbo. «E’ evidente come i nostri interventi siano serviti a determinare questa forte riduzione che è andata a incidere sia sulla ingegneria economico – finanziaria (tassi di interesse ecc.) sia sul rapporto costo/fornitura». Eppure non basta questo dato a far sì che il consigliere sia più incline a giudicare positivamente la proposta. I dubbi che restano sono tanti. Anche riguardanti il fatto che l’intervento dovrebbe mirare a far salire di livello l’ospedale teatino, cosa che appare alquanto difficile se, nonostante le nuove opere, il numero di posti letto e soprattutto di unità operative complesse rimane uguale a quello attuale. La proposta della Maltauro vuole realizzare i nuovi corpi di fabbrica per la maggior parte dietro all’attuale ospedale, intorno alla palazzina M da poco realizzata per la cardiochirurgia. Si prevede inoltre di demolire alcuni fabbricati e di ristrutturarne altri. Le demolizioni non riguardano solo i corpi dove si è scoperto il cemento impoverito e dunque a rischio stabilità, ovvero quelli C e F, ma anche parte dei corpi A e B.