Reduce dal G8, Alfonso Terribile è il successore di Fiore: «La sicurezza si garantisce con più prevenzione»
Il questore: indagini su roghi e rifiuti
Foggiano e romano di adozione. A Chieti per il suo primo incarico
CHIETI. Prevenzione, pratica della tolleranza, conoscenza del territorio e delle relazioni sociali, per proseguire il buon lavoro fatto dal predecessore, Giuseppe Fiore, che a sua volta si è già insediato ad Ascoli Piceno. Si presenta così Alfonso Terribile, al primo incarico da questore a Chieti. Nato nel 1957 a Foggia, si considera romano di adozione visto che nella capitale ha posto le fondamenta di tutta la sua carriera professionale nella polizia di Stato.
«Felice di essere qui. Sono un uomo del Sud e spero di poter lavorare bene in questa città», dice all’esordio della conferenza del suo insediamento nell’ufficio di piazza Umberto I. Rappresentante di una nuova generazione di dirigenti di polizia, fresco reduce di un G8 che lo ha visto in un ruolo operativo - «e soprattutto molto soddisfacente sotto l’aspetto professionale», ci tiene a precisare - Terribile punta senza esitazioni sulla prevenzione per garantire le condizioni di sicurezza in una città e in una provincia che godono di buona immagine, «luoghi tranquilli» dove ancora si riesce a vivere in condizioni di serenità.
Situazione che tuttavia non può fare abbassare la guardia. «Cresce la domanda di sicurezza», precisa Alfonso Terribile, «qui come altrove, ma è nell’ottica della prevenzione che dobbiamo prestare attenzione ad alcuni fenomeni che si sono verificati in questo territorio. Stessa cura riserverò all’attività investigativa». Il nuovo questore non indica priorità, pur confermando la necessità di approfondire le ragioni che, per esempio, espongono la vallata del Pescara a incendi dolosi negli impianti di stoccaggio dei rifiuti e a conseguenti fenomeni di inquinamento incontrollati che si verificano da circa un anno con preoccupante cadenza.
«Non appena si insedierà il nuovo procuratore della Repubblica, Pietro Mennini, questo sarà uno degli argomenti da affrontare», sottolinea il dirigente dell’anticrimine, vicequestore, Luciano Pantalone, che si presenta al fianco del nuovo questore. Fra i problemi sui quali sarà chiamato a svolgere un ruolo di primo piano, Terribile indica senz’altro quello degli uffici della questura di Chieti, da anni inagibili. «Questione da affrontare e risolvere con l’aiuto degli enti locali», spiega Terribile che poi ironizza sul suo cognome - «a volte lo sono davvero» - e trova il modo per parlare di tolleranza quando si accenna al fenomeno delle frange di marginalità in crescita assieme alla presenza di extracomunitari anche nelle città di provincia. Poi chiude. «Il mio primo incarico di questore a Chieti? esperienza importante. Spesso nelle piccole questioni si riesce a scorgere la soluzione di problemi più grandi».
«Felice di essere qui. Sono un uomo del Sud e spero di poter lavorare bene in questa città», dice all’esordio della conferenza del suo insediamento nell’ufficio di piazza Umberto I. Rappresentante di una nuova generazione di dirigenti di polizia, fresco reduce di un G8 che lo ha visto in un ruolo operativo - «e soprattutto molto soddisfacente sotto l’aspetto professionale», ci tiene a precisare - Terribile punta senza esitazioni sulla prevenzione per garantire le condizioni di sicurezza in una città e in una provincia che godono di buona immagine, «luoghi tranquilli» dove ancora si riesce a vivere in condizioni di serenità.
Situazione che tuttavia non può fare abbassare la guardia. «Cresce la domanda di sicurezza», precisa Alfonso Terribile, «qui come altrove, ma è nell’ottica della prevenzione che dobbiamo prestare attenzione ad alcuni fenomeni che si sono verificati in questo territorio. Stessa cura riserverò all’attività investigativa». Il nuovo questore non indica priorità, pur confermando la necessità di approfondire le ragioni che, per esempio, espongono la vallata del Pescara a incendi dolosi negli impianti di stoccaggio dei rifiuti e a conseguenti fenomeni di inquinamento incontrollati che si verificano da circa un anno con preoccupante cadenza.
«Non appena si insedierà il nuovo procuratore della Repubblica, Pietro Mennini, questo sarà uno degli argomenti da affrontare», sottolinea il dirigente dell’anticrimine, vicequestore, Luciano Pantalone, che si presenta al fianco del nuovo questore. Fra i problemi sui quali sarà chiamato a svolgere un ruolo di primo piano, Terribile indica senz’altro quello degli uffici della questura di Chieti, da anni inagibili. «Questione da affrontare e risolvere con l’aiuto degli enti locali», spiega Terribile che poi ironizza sul suo cognome - «a volte lo sono davvero» - e trova il modo per parlare di tolleranza quando si accenna al fenomeno delle frange di marginalità in crescita assieme alla presenza di extracomunitari anche nelle città di provincia. Poi chiude. «Il mio primo incarico di questore a Chieti? esperienza importante. Spesso nelle piccole questioni si riesce a scorgere la soluzione di problemi più grandi».