Il ritorno dei filobus a Natale
Finita la lunga pausa, ora il collaudo dell’ultimo tratto.
CHIETI. Un piccolo regalo di Natale ai cittadini, per farsi perdonare la pausa di 2 mesi. Il 21 dicembre tornano a circolare i filobus in città, dopo l’inaugurazione di fine settembre. Restano da chiudere alcuni cantieri aperti, da settimane, sul tracciato filoviario, ma si tratta di giorni. Il Comune, intanto, ha chiesto il collaudo finale dell’ultima tratta della filovia, dal capolinea di piazza dei Martiri Pennesi, Madonna delle Piane, al policlinico.
Il sopralluogo dei tecnici dell’ufficio ministeriale dell’Ustif è previsto l’inizio dell’anno nuovo. «Ritengo che i tempi del collaudo», spiega Luigi Febo, assessore comunale ai lavori pubblici, «possano essere relativamente brevi malgrado non sia possibile azzardare previsioni». Anche perché, al momento, a Madonna delle Piane sono iniziati i lavori per potenziare la condotta fognaria che passa sotto i binari ferroviari. Opere analoghe sono scattate su via dei Vestini e, prima dei collaudi, serve chiudere i cantieri.
I lavori sono la causa della prolungata interruzione del servizio filoviario cittadino inaugurato a fine estate in pompa magna. Una gioia collettiva comprensibile per un nuovo-vecchio servizio di trasporto ecologico. Il festante ritorno in strada dei filobus quindi è parso all’improvviso un ricordo sempre più sbiadito. Proprio quando gli utenti si erano abituati di nuovo a salire sui mezzi elettrici, la filovia è stata sospesa. Colpa di una serie di interventi di riasfalto sulle principali strade del colle.
Il cantiere itinerante, appaltato alla ditta Tullio Cocciante di Pescara per complessivi 500 mila euro, doveva essere chiuso in poco più di tre settimane. Invece il maltempo e qualche previsione tecnica sbagliata hanno allungato inesorabilmente i tempi, difetto più volte riscontrato nelle opere pubbliche cittadine. Durante i lavori sono stati anche sganciati alcuni fili elettrici che alimentavano la filovia a piazza Garibaldi. Nel frattempo siamo arrivati a ridosso delle festività natalizie.
«Così», afferma Franco Chiacchiaretta, dirigente Panoramica e direttore di esercizio della filovia, «è stata richiesta un’ulteriore sospensione del servizio filoviario per montare le luminarie su viale Benedetto Croce allo scalo. Una manciata di giorni per sistemare le luci, da lunedì 21 i filobus torneranno a circolare».
Verranno alternati due filobus che copriranno le corse bis del mattino della linea 1. Si parte dalla rimessa filoviaria di via Padre Alessandro Valignani per giungere a piazza Martiri Pennesi, passando per piazzale Marconi, e ritorno. Sono tre, per ora, i filobus disponibili che risalgono al 1985. I tre bus elettrici sono stati ristrutturati al pari di altri quattro mezzi custoditi nella rimessa di via Valignani. Sono otto gli autisti della Panoramica abilitati al servizio. Che mancava in città da ben 17 anni. L’ultima corsa della filovia risale al 31 dicembre del 1992 dopo il taglio del nastro del 16 luglio 1950. Poi si sono susseguite una serie di traversie tecniche e burocratiche risolte solo quest’anno.
Una programmazione dei cantieri contestata e, almeno rivedibile considerando i disagi sofferti dalla cittadinanza, ha tarpato le ali al nuovo corso della filovia a Chieti. «Si trattava di lavori urgenti che non potevano essere rimandati», ribatte l’assessore Febo. Il 21 i filobus riprenderanno a collegare il colle e lo scalo con la loro particolare andatura: decisa nei rettilinei, lenta in curva e in salita. «Salvo imprevisti nei cantieri da chiudere», puntualizza Febo.
Meglio incrociare le dita. Un’amministrazione che rischia continuamente di farsi del male da sola. I lavori pubblici sono una risorsa e a Chieti ne sono stati fatti tantissimi, ma i ritardi hanno ridotto l’effetto positivo delle novità.
Il sopralluogo dei tecnici dell’ufficio ministeriale dell’Ustif è previsto l’inizio dell’anno nuovo. «Ritengo che i tempi del collaudo», spiega Luigi Febo, assessore comunale ai lavori pubblici, «possano essere relativamente brevi malgrado non sia possibile azzardare previsioni». Anche perché, al momento, a Madonna delle Piane sono iniziati i lavori per potenziare la condotta fognaria che passa sotto i binari ferroviari. Opere analoghe sono scattate su via dei Vestini e, prima dei collaudi, serve chiudere i cantieri.
I lavori sono la causa della prolungata interruzione del servizio filoviario cittadino inaugurato a fine estate in pompa magna. Una gioia collettiva comprensibile per un nuovo-vecchio servizio di trasporto ecologico. Il festante ritorno in strada dei filobus quindi è parso all’improvviso un ricordo sempre più sbiadito. Proprio quando gli utenti si erano abituati di nuovo a salire sui mezzi elettrici, la filovia è stata sospesa. Colpa di una serie di interventi di riasfalto sulle principali strade del colle.
Il cantiere itinerante, appaltato alla ditta Tullio Cocciante di Pescara per complessivi 500 mila euro, doveva essere chiuso in poco più di tre settimane. Invece il maltempo e qualche previsione tecnica sbagliata hanno allungato inesorabilmente i tempi, difetto più volte riscontrato nelle opere pubbliche cittadine. Durante i lavori sono stati anche sganciati alcuni fili elettrici che alimentavano la filovia a piazza Garibaldi. Nel frattempo siamo arrivati a ridosso delle festività natalizie.
«Così», afferma Franco Chiacchiaretta, dirigente Panoramica e direttore di esercizio della filovia, «è stata richiesta un’ulteriore sospensione del servizio filoviario per montare le luminarie su viale Benedetto Croce allo scalo. Una manciata di giorni per sistemare le luci, da lunedì 21 i filobus torneranno a circolare».
Verranno alternati due filobus che copriranno le corse bis del mattino della linea 1. Si parte dalla rimessa filoviaria di via Padre Alessandro Valignani per giungere a piazza Martiri Pennesi, passando per piazzale Marconi, e ritorno. Sono tre, per ora, i filobus disponibili che risalgono al 1985. I tre bus elettrici sono stati ristrutturati al pari di altri quattro mezzi custoditi nella rimessa di via Valignani. Sono otto gli autisti della Panoramica abilitati al servizio. Che mancava in città da ben 17 anni. L’ultima corsa della filovia risale al 31 dicembre del 1992 dopo il taglio del nastro del 16 luglio 1950. Poi si sono susseguite una serie di traversie tecniche e burocratiche risolte solo quest’anno.
Una programmazione dei cantieri contestata e, almeno rivedibile considerando i disagi sofferti dalla cittadinanza, ha tarpato le ali al nuovo corso della filovia a Chieti. «Si trattava di lavori urgenti che non potevano essere rimandati», ribatte l’assessore Febo. Il 21 i filobus riprenderanno a collegare il colle e lo scalo con la loro particolare andatura: decisa nei rettilinei, lenta in curva e in salita. «Salvo imprevisti nei cantieri da chiudere», puntualizza Febo.
Meglio incrociare le dita. Un’amministrazione che rischia continuamente di farsi del male da sola. I lavori pubblici sono una risorsa e a Chieti ne sono stati fatti tantissimi, ma i ritardi hanno ridotto l’effetto positivo delle novità.