Il Tar dice sì ai nove palazzi a Santa Rita
Ma il Comune in cambio rifiuta le rotonde e incassa un milione per risanare il bilancio
LANCIANO. Il Tar dà il via libera al maxi intervento di edilizia concertata dell'Euro Immobiliare a Santa Rita. In via Sabino sorgeranno nove palazzi con 170 appartamenti, per un volume complessivo di circa 65mila metri cubi. Il Tar ha infatti respinto il ricorso presentato da alcuni cittadini e da Italia Nostra che sollevavano l'illegittimità della delibera del 2009 in cui si dava il permesso per l'intervento. In cambio dell'opera l'Euro Immobiliare non realizzerà un'opera pubblica, come previsto all'inizio, ma verserà al Comune un 1.100.000 euro: linfa per l'ente alle prese con pochi fondi in bilancio.
Si tratta del primo e finora unico progetto di edilizia concertata - ossia costruzione di palazzi in cambio di denaro o opere pubbliche - che vede la luce, quello dell'Euro Immobiliare a Santa Rita. Le strutture di due dei 9 palazzi che la ditta realizzerà sono state già erette nonostante fosse in sospeso un ricorso al Tar. Ed è proprio grazie al tribunale amministrativo regionale che il progetto di edilizia concertata si è concretizzato rispetto agli altri quattro delle ditte Edilizia 2000, Di Biase Filippo e Cesa Vincenzo, Ucci Giuseppe e Cocea, che dal 2005 attendono di vedere la luce.
«I progetti sono in dirittura d'arrivo», dice l'assessore all'urbanistica Pasquale Sasso (Pd), «dopo i ritardi della precedente amministrazione civica, abbiamo contatto le ditte e attendiamo la risposta alla richiesta del Comune di alzare i prezzi delle offerte per acquistare i terreni in cui costruire i palazzi».
L'Euro Immobiliare, proprio contestando dinanzi ai giudici del Tar i ritardi dell'amministrazione comunale nel portare avanti il bando del 2005, che rischiava di farle perdere i finanziamenti regionali, ha ottenuto il via libera al progetto. Ora è ancora il Tar a confermare la legittimità degli atti finora deliberati; ossia l'approvazione fatta dal commissario ad acta del progetto di riqualificazione urbanistica del quartiere e dei permessi di costruzione perché, come si legge sulla sentenza, «l'opera comporta un'azione di riassetto e di bonifica di preesistenti edilizie degradate».
Essendo un progetto di edilizia concertata, la ditta deve offrire in cambio al Comune la realizzazione di un'opera pubblica. L'Euro Immobiliare aveva offerto la costruzione della rotonda all'incrocio tra la Variante e via Per Treglio e la realizzazione di un ponte ciclopedonale nel quartiere Santa Rita. Il Comune ha respinto i progetti e ha chiesto di ottenere la somma equivalente, ossia un 1.100.000 euro, in denaro, visto il taglio dei trasferimenti statali. «Le opere non erano conformi ai nostri progetti», spiega l'assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «quindi abbiamo chiesto di versare la somma in denaro. I soldi, versati a rate, saranno investiti nelle opere pubbliche previste nel piano triennale che stiamo redigendo».
Si tratta del primo e finora unico progetto di edilizia concertata - ossia costruzione di palazzi in cambio di denaro o opere pubbliche - che vede la luce, quello dell'Euro Immobiliare a Santa Rita. Le strutture di due dei 9 palazzi che la ditta realizzerà sono state già erette nonostante fosse in sospeso un ricorso al Tar. Ed è proprio grazie al tribunale amministrativo regionale che il progetto di edilizia concertata si è concretizzato rispetto agli altri quattro delle ditte Edilizia 2000, Di Biase Filippo e Cesa Vincenzo, Ucci Giuseppe e Cocea, che dal 2005 attendono di vedere la luce.
«I progetti sono in dirittura d'arrivo», dice l'assessore all'urbanistica Pasquale Sasso (Pd), «dopo i ritardi della precedente amministrazione civica, abbiamo contatto le ditte e attendiamo la risposta alla richiesta del Comune di alzare i prezzi delle offerte per acquistare i terreni in cui costruire i palazzi».
L'Euro Immobiliare, proprio contestando dinanzi ai giudici del Tar i ritardi dell'amministrazione comunale nel portare avanti il bando del 2005, che rischiava di farle perdere i finanziamenti regionali, ha ottenuto il via libera al progetto. Ora è ancora il Tar a confermare la legittimità degli atti finora deliberati; ossia l'approvazione fatta dal commissario ad acta del progetto di riqualificazione urbanistica del quartiere e dei permessi di costruzione perché, come si legge sulla sentenza, «l'opera comporta un'azione di riassetto e di bonifica di preesistenti edilizie degradate».
Essendo un progetto di edilizia concertata, la ditta deve offrire in cambio al Comune la realizzazione di un'opera pubblica. L'Euro Immobiliare aveva offerto la costruzione della rotonda all'incrocio tra la Variante e via Per Treglio e la realizzazione di un ponte ciclopedonale nel quartiere Santa Rita. Il Comune ha respinto i progetti e ha chiesto di ottenere la somma equivalente, ossia un 1.100.000 euro, in denaro, visto il taglio dei trasferimenti statali. «Le opere non erano conformi ai nostri progetti», spiega l'assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «quindi abbiamo chiesto di versare la somma in denaro. I soldi, versati a rate, saranno investiti nelle opere pubbliche previste nel piano triennale che stiamo redigendo».
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